Il mio avvicinamento (più o meno coatto) al genere lo devo a una mia professoressa universitaria di Letteratura Inglese, che scelse proprio la "short story" come corso monografico. Ricordo che durante la prima lezione ci spiegò dettagliatamente (e molto simpaticamente) il perchè di questa scelta, confessandoci che, contrariamente a più del 90% della sua platea, lei adorava questo genere, non sopportando invece i romanzi troppo lunghi. La ragione di ciò era che, essendo una persona frenetica e impaziente per natura (e posso confermarlo), non sopportava l'idea di dover rimandare continuamente di sapere "come andava a finire la storia", quindi, essendo la sera l'unico momento in cui riusciva a leggere per diletto, le capitava di fare le ore piccole pur di finire i vari romanzi che si alternavano sul suo comodino. Il racconto breve, invece le dava l'enorme vantaggio di riuscire a dormire ad un'ora decente, il che giovava sia alla sua salute (fisica) che a quella (mentale) delle persone con cui aveva a che fare durante la giornata.
Fatto sta che a seguito di questo corso monografico ho fatto un'abbuffata di short stories. Confesso che il romanzo è rimasto il mio genere preferito, ma in quella occasione ho potuto leggere alcune short stories davvero molto belle, come quelle di Katherine Mansfield, che non conoscevo. Da allora mi è capitato di leggere racconti interessanti, altri meno. Fino a quando, recentemente, ho scoperto dei libri di uno scrittore di cui non avevo letto nulla, ma che mi incuriosiva molto: Eric-Emmanuel Schmitt. I libri in questione sono Odette Toulemonde e Oscar e la dama in rosa.
Al primo sono arrivata per vie traverse: avevo letto questo post in cui Fastidiosa parlava entusiasticamente del film Lezioni di Felicità. Durante le mie ricerche sul web di questo film ho scoperto che il titolo in francese era proprio Odette Toulemonde. Qualche giorno dopo, assolutamente per caso, ho visto in una libreria che ne avevano fatto il libro, e in base al principio "prima il libro poi il film", ho deciso di comprarlo. In realtà il principio qui non dovrebbe valere perchè si tratta di un libro tratto dalla sceneggiatura di un film e non viceversa, come è di solito. Ma questa è una cosa in più che mi ha incuriosito.
Il libro è delizioso: contiene una serie di racconti che hanno tutti come protagoniste delle donne, e il loro rapportarsi con la felicità, questo status indefinito che dovrebbe costituire la base della nostra vita. Alcune di queste donne la stanno cercando, alcune hanno desistito dall'impresa, altre l'hanno intravista senza sapere afferrarla, altre l'hanno trovata in luoghi insospettati, altre se la sono negata. Lo scrittore riesce a entrare con leggerezza e semplicità nella sensibilità femminile affrontando i temi della solitudine, la malinconia, la cattiveria, l'impenetrabilità in modo coinvolgente. Ovviamente non tutti i racconti hanno lo stesso valore, ma alcuni sono di una dolcezza disarmante.
Oscar e la dama in rosa è il secondo libro acquistato di questo autore. Lo faccio rientrare nel genere "racconto" visto che come romanzo è davvero molto breve.
Oscar e la dama in rosa è il secondo libro acquistato di questo autore. Lo faccio rientrare nel genere "racconto" visto che come romanzo è davvero molto breve.
Trovo questo libro di una bellezza scovolgente. L'autore ha saputo, in una cinquantina di pagine risicate trasferire un'emozione immensa. Il breve romanzo si svolge durante gli ultimi tredici giorni di vita di un bambino di dieci anni malato di leucemia, Oscar, e la dama in rosa del titolo è un’anziana volontaria dell’ospedale, che rappresenta per il bambino l’unico interlocutore in grado di dare risposte alle sue domande sulla vita e la morte, perché sia i genitori, annichiliti dal dolore e non sapendo come affrontare la situazione, sia i medici, delusi dalla loro stessa impotenza, evitano di parlare sinceramente con lui . Nonna Rosa gli suggerisce un percorso attraverso il tempo che gli permetterà di condensare le varie età della vita in pochi giorni.
E' una fiaba tenera e commovente che spinge a confrontarsi con la paura più grande che l'uomo possa avere: quella della morte.
Dolce, ironico, irriverente, coraggioso: è un libro che bisogna leggere (e rileggere e rileggere).
Che belle recensioni. Io sono un'amante dei racconti brevi... i libri troppo spessi ho paura di non finirli. E, dirò una scemata: sono pesanti da tenere in mano la sera a letto ;-)
ReplyDeleteAmo i racconti brevi, che trovo comunque molto intensi, mi piace arrivare subito al punto!
ciao, e grazie per la citazione.
L.
Ma che begli spunti! Corro subito a cercare questi libri, sono già in fibrillazione.
ReplyDeleteIo ADORO i racconti brevi, tanto che non mi dispiace neppure...scriverli. :)
Ho letto Oscar e la dama in rosa un paio d'anni fa e lo tengo sul ripiano accanto al comodino, il posto d'onore per i libri che ho letto e mi son promessa di rileggere per quanto mi sono piaciuti. Forse in quel periodo ero particolarmente sensibile ma sono stata così coinvolta che non ho coraggio di rileggerlo.Un libro forte e delicato al tempo stesso...
ReplyDeleteRieccomi.Solo per consigliarti qualche titolo... L'autore è Mitch Albom e i titoli dei testi sono "i miei martedi col professore" e "le cinque persone che incontri in cielo".Entrambi da divorare.
ReplyDeleteAndando più sul poetico ti consiglio la trilogia di Maxence Fermine:"neve","il violino magico,"l'apicoltore".Brevi ma intensi.
Ciao ciao
Rieccomi ancora...ho scritto una capperata, ero presa dall'entusiasmo...il titolo di M.Fermine è "il violino nero",quello magico non c'entra nulla...
ReplyDeleteScusa, riciao...
@miciobigio
ReplyDeleteGrazie. I consigli libreschi sono sempre ben accetti. Alcuni di quelli segnalati li ho gia' letti, degli altri, ho preso nota.
Ne prendo nota anch'io, assolutamente. Grazie mille!
ReplyDeleteVisto che ami i libri ti consiglio, se non lo conosci già Anobii. E' un social network, ma assolutamente diverso dagli altri. Frequentato rigorosamente da lettori incallati e amanti dei libri. Ti iscrivi e hai una "libreria" dove inserisci in modo molto semplice i libri che hai letto e volendo puoi scrivere le tue recensioni. Puoi quindi spulciare le librerie degli altri trovare titoli e autori interessanti e leggere le varie recensioni. Puoi iscriverti poi a gruppi di vario tipo (semmpre a tema libresco), avere notizie su offerte o novità....
ReplyDelete:)
Grazie per il consiglio Alma.
ReplyDeleteLaura scusa ma sono Margherita :)
ReplyDeletegiro su internet con due profili e non so mai quale nome poi esce ... :)
su anobii sono Almaluna :)
...problemi di personalità multipla...