E tutti a toccarmi la pancia senza chiedere neanche (tanto a che pro? non avrei il coraggio di dire che mi da fastidio, l'ho fatto una volta e la persona a cui l'ho detto si è quasi offesa), e chi chiede non ha bisogno di aspettare la mia risposta, tanto che c'è sempre qualcuno che mi precede: "ma certo che si può toccare, si deve! porta fortuna!" (a chi porterebbe fortuna? a me? alla bambina? alla persona che tocca?), e checavoli: io alla fortuna non ci credo, e questo toccachetiritocco mi fa venir voglia di uscire di casa con una corazza da testuggine, perchè - sarò eccessivamente pudica, ma come sono sono affari miei - quando mi si tocca la pancia è come se mi si toccasse una parte intima di me..
E penso che vorrei non dover ripetere le cose cento volte, e invece di rispondere a monosillabi come mi verrebbe da fare, invece di sviare il discorso verso un altro argomento, mi ritrovo a parlare sempre e solo di questo, e mi scappa che accidenti ho di nuovo le transaminasi alte e sabato sono stata al PS ostetrico, e ho rischiato di essere ricoverata, e meno male che mi hanno ripetuto gli esami e si sono un po' abbassate, e mi hanno dato una terapia da seguire a casa, e che lo so che ormai prima partorisco e meglio è, ma io non voglio partorire prima, non amo anticipare le cose, e non voglio "togliermi il pensiero" adesso (che "il pensiero" semmai me lo metto) e non saprei a chi affidare H., perchè i miei non sono ancora qui, e non mi sento di affidarla a nessuna della decine di (insospettate) persone che si sono offerte di occuparsi di lei, perchè non si tratterebbe solo di un paio d'ore..
"E H. come l'ha presa? E' gelosa? Non ancora?" E lei che (evidentemente stufa anche lei) alla 30a volta in cui le viene rivolta la domanda: sorellina o fratellino? si rifiuta di rispondere, mi abbraccia e seppellisce il viso sui miei fianchi, e nuovamente incitata a rispondere, dice fra i denti "srln", con me che traduco subito dopo: "sorellina", e so che vorrebbe alzare gli occhi al cielo quando riceve come originalissimo commento l'ennesimo: "così vi fate compagnia", ma invece li abbassa, fa la timida, ma io capisco che è semplicemente stufa..
E al tempo stesso non vorrei sembrare irriconoscente, non vorrei che la gente si offendesse, che dovrei essere contenta che ci si interessi a me, capisco che sia tratta di un argomento obbligato, che il pancione evidente, ingombrante esclude qualsiasi altro tema, ma la mia vita è fatta anche di altro. Vorrei parlare anche di altre cose -chessò - del libro che sto leggendo, del film che mi piacerebbe andare a vedere al cinema (anche se al cinema non ci metto piede da secoli e magari non ci metterò piede per altrettanti secoli) e come va con H., come si trova in prima, e hai presentato il modulo isee, e il lavoro come va, hai sperimentato nuovi piatti di cucina, hai visitato il nuovo negozio che hanno aperto, hai cucito qualcosa, ho letto il tuo blog.. E vorrei che qualcuno mi raccontasse delle cose, invece di chiedere a me come va col pancione, non accontentarsi della risposta "bene" e finendo per girare e rigirare sempre sullo stesso argomento. Vorrei ascoltare e nessuno mi parla di cose meravigliose..
E niente.. così.. è che mi sento un po' stufa.. un po' stressata.. un po' preoccupata, anche se a vedermi non si direbbe.. e il mio adorato consorte (sostegno nelle tribolazioni) sta lavorando 52 ore al giorno, sabato e domenica compresi, e mi manca, ma non vorrei dirglielo perchè se ne dispiacerebbe e so che non dipende da lui e ne sta passando davvero di tutti i colori. Che è la legge di Murphy.. "tutto va male contemporaneamente". Ma pazienza, che si può fare.. Passerà.. E' solo un periodo un po' così.. E' che sono stressata.. Non dormo abbastanza, l'insonnia ormai la fa da padrone. E lo so che se non dormo adesso, figuriamoci poi. Ma non riesco.
E ho le gambe e i piedi gonfi come tronchi d'albero. E non riesco a indossare nessuna delle decine di paia di scarpe che posseggo.. E ieri ho incontrato un gruppo di donne in tiro (come tutte le libanesi sanno essere), tutte griffatissime e dotate di tacco 12 e mi son beccata il commento del marito libanese di un'italiana, che ha detto rivolto a entrambe: "Si vede che siete italiane. Siete le uniche ad essere vestite semplicemente.. quasi in modo trascurato" (e già paragonata a lei io sembravo una stracciona).
E stanotte ha fatto un vento terribile ed era tutto un rumore di porte che sbattevano e sferzate da paura e checaspitacisimetteancheiltempo
...
Scusate lo sfogo. Per un attimo ho creduto di essere Molly Bloom...
Adesso: silenzio stampa.
E per superare lo stress, penso che mi dedicherò all'unica terapia veramente efficace in questi casi: una mattinata di shopping sfrenato (non di abiti pré-maman, ovviamente..).