Animata dalle migliori intenzioni, quest'anno avevo programmato la realizzazione di un nuovo calendario dell'avvento, visto che quello realizzato anni fa aveva fatto il suo tempo.
Animata dalle migliori intenzioni, avevo già in mente come farlo: una serie di piccole calze in feltro, attaccate a un nastro. Semplice ma efficace.
Animata dalle migliori intenzioni, mi ero procurata il materiale ma, come al solito, temporeggiavo. Cercavo il momento adatto per iniziare: il lunedì no perchè di lunedì non si riesce mai a iniziare le diete, figuriamoci i calendari; martedì no perchè è il mio dies horribilis, mercoledì neanche perchè è il mio secundus dies horribilis, giovedì sì sono abbastanza libera ma proprio per questo non è il caso di chiudersi in casa per quanto il lavoro da fare sia creativo, venerdì è il mio giorno preferito e mi va di dedicarlo alle piccole cose futili che rendono positiva la giornata, giri per mercati, window shopping, dolce far niente; sabato è prefestivo, domenica è festiva. Insomma, come sempre da quando sono nata, non ho fatto altro che rimandare, procrastinatrice che non sono altro!
Finchè... finchè il mio adorato consorte, che evidentemente in nove anni di convivenza con la sottoscritta ha maturato doti divinatorie, non mi ha tratto d'impaccio acquistando al supermercato un calendario bell'è fatto. Certo, non è bello come quello che avrei realizzato io, non è fatto con tutto l'amore che ci avrei messo dentro, ma è sorprendentemente ben fatto e carino, oltre che molto simile a quello che avevo pensato di creare quest'anno.
Visto che la mia figlia maggiore è uno dei rari esemplari di essere umano al di sotto dei dieci anni che non impazzisca per dolci e cioccolato, ho dovuto escogitare una serie di regalini alternativi (riservando invece le scorte di cioccolatini per la piccola che è l'esatto contrario della sorella). Ovviamente, con l'organizzazione e il savoir faire che mi contraddistingue ho lasciato il reperimento dei cadeaux all'ultimissimo momento (nonostante alcuni richiedessero un minimo di preparazione, visto che volevo realizzarli con le mie mani).
Ecco cosa ho fatto trovare finora alle piccole fanatiche del calendario:
delle barrette-fermaglio per capelli, realizzate grazie a questo tutorial;
delle meravigliose tovagliette plastificate con dei meravigliosi disegni della altrettanto meravigliosa Isabelle Kessedjan (scovate per caso in un negozietto di giochi per bambini che ha aperto vicino casa mia: roba che quando le ho viste in vetrina, non ci volevo credere! Peccato solo che non avessero la versione "quand je serai grande je serai une artiste" che è quella più adatta ad H., artista in erba, nonchè grande estimatrice della Kessedjan);
alcuni libri per bambini di cui faccio scorta durante tutto l'anno (almeno quelli!);
materiale scolastico (penne, gomme, quaderni) che, diciamolo, non basta mai;
e tanti fantastici bits and pieces che la sottoscritta desidererebbe riuscire a realizzare a mano se solo il tempo non fosse tiranno e la pigrizia non la facesse da sovrana.
Ma del resto, con 24 caselle e altrettanti giorni a disposizione, qualcosa alla fine riuscirò ad inventarla per stupire le mie pargole con effetti speciali e non!
Tengo a precisare che le suddette pargole non riceveranno da parte mie alcun regalo natalizio "importante" oltre a ai 24 del calendario: questi ultimi mi sembrano già più che sufficienti.
Mesi fa alla mia figlia maggiore è stato chiesto se preferisse dei regali da Babbo Natale o dalla mamma con il calendario dell'avvento. Ha scelto la seconda opzione. Dalle mie parti si dice manch'i fissa!
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Wednesday, 12 December 2012
Tuesday, 13 December 2011
Saturday, 25 December 2010
Thursday, 24 December 2009
Dopotutto è Natale

Ma dopotutto è Natale, e mi sento in dovere di augurare a tutti quelli che passano da qui che un po' di serenità possa nascere nelle nostre vite, che ne abbiamo tutti tanto di bisogno.
Voglio che il mio augurio vi arrivi con le note di questo canto, natalizio ma non troppo, che apre il cuore e fa sentire bene. Se vi va, ascoltate anche quest'altra versione, che fa venire la pelle d'oca tanto è bella la voce di chi la canta.
Serenità e grazia a tutti, e non solo per Natale.
Monday, 14 December 2009
Mi sento un po' Scrooge
Mi piacerebbe per una volta trascorrere le ultime tre settimane dell'anno in un luogo in cui non si festeggi il Natale. Chissà, magari la lontananza me lo farebbe apprezzare di più, evitando di provocarmi quel senso di nausea che mi prende, ogni anno all'approssimarsi del 25 Dicembre.
A dire il vero, non faccio parte di quella categoria di persone che odiano il Natale a priori. Anzi, al contrario, non mi dispiacciono l'atmosfera natalizia, gli addobbi, il tempo trascorso insieme ai propri cari, i canti di Natale, le luci, ma solo fino a un certo punto: per essere esatti, fino al momento in cui il grande show natalizio non arriva al suo acme; allora, non ne posso davvero più: le tanto desiderate feste arrivano, e io non vedo l'ora che sia finito tutto.
Penso che ciò sia dovuto al fatto che la promozione del business natalizio inizia con eccessivo anticipo (e ha quindi una durata eccessiva) e tendo ad adattarmi con difficoltà al clima di acquisti forsennati, alla mancanza di spontaneità e semplicità, mentre tutto sembra essere votato all'eccesso (l'ostententazione di luci e decorazioni, il consumismo sfrenato, le abbuffate dei cenoni), al buonismo obbligatorio soloinquelperiodolì. A quanto pare sono affetta da una specie di sindrome di Scrooge, che si palesa, puntuale, ogni anno quando si avvicina il 25 dicembre (già l'anno scorso avevo scritto un post un po' simile a questo).
Ecco, mi vien da pensare proprio questo: forse se per una volta vivessi il periodo natalizio in un luogo "poco natalizio" sarebbe meglio. Forse protrei apprezzare il Natale per quello che è: la celebrazione di una nascita, con la tenerezza e la meraviglia e il rispetto che tutte le nascite suscitano.
Sunday, 6 December 2009
L'annoso problema dei regali

Annoso: che dura, si trascina da anni.
Ho sempre amato e trovato molto buffa questa parola, che associo ai tempi in cui, ancora a casa dei miei, guardavo il tg della tv locale, e questo termine compariva sempre, ogni giorno, in almeno una notizia, associato a una delle tante beghe comunali e nazionali: l'annoso problema dei rifiuti, della disoccupazione, dell'inquinamento... Annoso era il termine più gettonato, anche se altri termini quali "sinergia", "implementare", "il prezioso liquido" (cioè l'acqua) erano (e a quanto mi consta, sono) quasi altrettanto diffusi.Ma ritorniamo al succo del discorso, all'oggetto del titolo di questo post. Mi si chiederà il perchè dell'ossimoro problema-regali. Il regalo, solitamente fonte di gioia, non dovrebbe rappresentare un problema. Eppure non sempre è così. Il Natale si avvicina e si pongono vari dilemmi: 1) quest'anno i regali li faccio, o adduco a mo' di scusa l'ultimo strascico di crisi per evitarli? 2) se decido di farli: cosa regalo e a chi? 3) cosa fare per farsi regalare (finalmente!) qualcosa di veramente gradito?
Di solito le prima delle due questioni viene rimandata alla settimana che precede il Natale. La seconda, viene aggirata accodandosi a qualche familiare. Ma l'ultima, che costituisce l'aspetto più "annoso" del problema regali?
Solitamente alla domanda "cosa vorresti per Natale?" (nelle rare volte in cui è posta), rispondo: "Niente". Il mio niente viene puntualmente tradotto in "qualcosa di utile per la casa o per la persona". Ora: all'alba del 2010 regalare qualcosa di utile significa nel 99, 9% dei casi, acquistare qualcosa di assolutamente superfluo, visto che tutti, a meno che non si viva sotto un ponte, possediamo già tutto quello di cui abbiamo bisogno, e anche parecchio di ciò di cui NON abbiamo bisogno. Ma capisco che non tutti la pensino come me, e mantengano il gusto del ricevere e donare anche cose di cui si potrebbe fare volentieri a meno.
Quindi, alla fine, c'è chi è così scaltro da riuscire a cogliere nel mio "niente" l'indicazione all'acquisto di qualcosa che pensava già di acquistare ancora prima di porre la domanda, e sollevato dalla mia risposta pensa "Ok, ci penso io". Ma c'è anche chi, al mio "niente", non demorde e insiste per avere un'indicazione per farmi un regalo gradito. Allora decido di aprire uno spiraglio e sentenzio: "Se proprio volete regalarmi qualcosa, regalatemi dei libri".
Puntuale, chi mi sta davanti comincia a storcere il naso. E paradossalmente non lo storcono solo i bibliofobi, quelli che non comprano un libro dalle superiori, quelli che per vedere un libro in casa loro bisogna aspettare che traballi il tavolo della cucina, ma persino quelli che macinano libri in continuazione, quelli che hanno quasi perso la vista a forza di leggere: "Libri? Ma che libri? non so... Rischierei di regalarti un doppione... e poi i libri li puoi comprare da te... Dove sta la sorpresa se sai già cosa ti regalerò? E poi... se io volessi farti un regalo più impegnativo? Voglio regalarti qualcosa di utile..."
Ecco, qualcosa di utile. Ma cosa c'è di più utile dei libri? E se non si vuol rischiare di regalarmi un doppione, basta chiedere: ho una wish list lunga da qui a Helsinki. E chissene dell'effetto sorpresa. A me le sorprese non sono mai piaciute.
Insomma, quest'anno sarò sfacciata.
Messaggio rivolto a quelle mosche bianche che intendono farmi un regalo per il Natale prossimo venturo: se volete regalarmi qualcosa di veramente gradito, compratemi uno di questi.
O anche niente, che va bene lo stesso.
Messaggio rivolto a quelle mosche bianche che intendono farmi un regalo per il Natale prossimo venturo: se volete regalarmi qualcosa di veramente gradito, compratemi uno di questi.
O anche niente, che va bene lo stesso.
Wednesday, 2 December 2009
Day two
Il secondo giorno di dicembre, contemplato nel nostro calendario dell'avvento, ci ha regalato una confezione di mattoncini in legno. Inizialmente ero dubbiosa sul fatto che potessero piacere a una bambina di 5 anni, ma mi sbagliavo. In realtà avrei dovuto pensare che la bambina in questione è abbastanza creativa e non molto suggestionata e influenzata dalla pubblicità (anche se, purtroppo non totalmente indifferente, come vorrei) e tutto sommato sono giocattoli senza tempo e senza età, tanto è vero che l'età indicata sulla confezione è da 3 a 99 anni!
Insomma, anche questa sorpresa del calendario è stata graditissima. A tal punto che H. ha voluto giocarci dalle 7 del mattino alle 8.30, rischiando, per questo, di arrivare tardi a scuola.
Dopo averci costruito una casa, dei mobili e un paio di torri, mi ha regalato anche una dedica personalizzata. "Mamma, guarda cosa ho fatto per te!"
Insomma, anche questa sorpresa del calendario è stata graditissima. A tal punto che H. ha voluto giocarci dalle 7 del mattino alle 8.30, rischiando, per questo, di arrivare tardi a scuola.
Dopo averci costruito una casa, dei mobili e un paio di torri, mi ha regalato anche una dedica personalizzata. "Mamma, guarda cosa ho fatto per te!"

Tuesday, 1 December 2009
In extremis
Lo avevo promesso a H. già l'anno scorso (senza però riuscire a mantenere la promessa). Quest'anno dovevo farlo. L'ho terminato meno di 12 ore prima del suo effettivo utilizzo, praticamente in zona Cesarini, ma ci sono riuscita: ho fatto con le mie mani il tanto desiderato calendario dell'Avvento! Certo non è perfetto (manca di un bastone decente visto che il ramo trovato al parco e inserito a mo' di sostegno è troppo flessibile, mancano i riferimenti al Natale - ma provvederò), ma tutto sommato sono soddisfatta. E' il meglio che avrei potuto fare.
Anche H. sembra molto soddisfatta, le piace molto l'idea di trovare una sorpresa ogni giorno. Stamattina ha avuto un burro cacao delle principesse (cosa distingue un burro cacao normale da uno delle principesse? Il prezzo - almeno doppio - e la presenza di un odiosissimo - almeno per me - disegno sulla confezione di leggiadre fanciulle in abiti da cerimonia a colori pastello), che è stato, inutile dire, immensamente gradito, e questa filastrocca di Rodari.
Mancano 24 giorni al Natale.
Friday, 9 January 2009
Strascichi natalizi
Siamo finalmente tornati dalle vacanze. Ci siamo riposati, abbiamo goduto della compagnia di amici e parenti, abbiamo avuto l'opportunita di starci molto vicini e, lontani da impegni e occupazioni, abbiamo potuto ritrovarci e riaffiatarci. E' stato semplicemente gingolottissimo come si dice dalle nostre parti.
I know, Christmas is over, but I wanted to leave a mark of this wonderful creation made by an acquaintance of mine, who is both a bunning addicted to writing and an artist. After all, apart from the decorated fir, there's no other Christmas mark. The context is decidedly bucolic, as in most works by the above-mentioned artist.
Finally we came back from the holidays. We relaxed, were happily with friends and relatives, had the opportunity to be very close to each others and, far from engagements and commitments, we could see our ways and get together. It was simply "gingolottissimo", as we use to say.
Thursday, 18 December 2008
Recita di Natale
Il momento lungamente atteso e' arrivato! La recita di Natale si e' svolta oggi, in palestra, alle 13.30, con grande giubilo da parte di tutti. Helena, piu' raggiante che mai, ha espresso il suo entusiasmo cantando, ballando e recitando come un'attrice vissuta.
Adesso lo stress che ha preceduto la recita puo' ridimensionarsi. Stasera si parte per andare a trascorrere le feste di Natale con i nonni. "Relax" sara' il nostro motto per le prossime due settimane.
Adesso lo stress che ha preceduto la recita puo' ridimensionarsi. Stasera si parte per andare a trascorrere le feste di Natale con i nonni. "Relax" sara' il nostro motto per le prossime due settimane.
It was such longed-for moment, but finally it arrived! Christmas recital took place in the gym at 13.30 today. Everybody was happy. Helena was happier than ever and expressed her happiness by singing, dancing and performing like an experienced actress. Now the stress preceding the recital can easily cool down. Tonight we are leaving to spend Christmas holidays with the grandparents. "Relax" will be our motto for the next two weeks.
Monday, 8 December 2008
It's Christmas time again - are you ready?

Browsing an old issue of "House Beautiful" I found a paragraph that reflects my feelings about the holiday season: "Christmas is uncunningly like childbirth - a bit of slog during the run-up, quite painful on the day, and leaves you exhausted, sporting a fat, wobbly stomach that makes you look like you've swallowed a whole Figgy Pudding. Yet, just like childbirth, millions of us forget the pain, and prepare to do it all again in 12 months."
To be honest, my attitude to childbirth has been slightly different from the millions of people the writer talks about in the end (my daughter is four years old and has no siblings - so far), but when it comes to describing Christmas time trepidation, I totally agree with the author of the article.
These are the things I like of the holiday season:
The idea of birth - or rebirth, the will of change and transformation associated with it, Christmas home decorations, the crèche, Central Europe Christmas markets, lights, (outside) cold and (inside) warmth, colours (red, green, white, gold and silver), fireplaces, Christmas Carols, peace and rest.
The idea of birth - or rebirth, the will of change and transformation associated with it, Christmas home decorations, the crèche, Central Europe Christmas markets, lights, (outside) cold and (inside) warmth, colours (red, green, white, gold and silver), fireplaces, Christmas Carols, peace and rest.
These are the things I dislike:
"Compulsory" presents, the anxiety connected to finding and buying the above mentioned "compulsory" presents, "compulsory" cheerfulness, rush, the fact that it looks like the holiday season started in early November (if not before that time), excessive shopping, immoderate food, unwanted presents, holiday tiredness.
"Compulsory" presents, the anxiety connected to finding and buying the above mentioned "compulsory" presents, "compulsory" cheerfulness, rush, the fact that it looks like the holiday season started in early November (if not before that time), excessive shopping, immoderate food, unwanted presents, holiday tiredness.
Cons are surpassing pros, I know, but I think Christmas time has to be preserved all the same. After all, how would our lives be without it?
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