Wednesday, 15 April 2009

Au quotidien

Il ritorno al quotidiano non è facile, dopo una Pasqua così. Non abbiamo perso nessuno di nostra conoscenza durante il terremoto, non abbiamo perso la casa, ma il dispiacere e il malessere per quello che è successo sono comunque ancora forti. E' difficile tornare al quotidiano, alle cose piccole e familiari ma bisogna farlo. La vita continua e bisogna andare avanti.

Mi viene da pensare che anche da una tragedia così spaventosa si possa trarre uno stimolo al cambiamento personale. Ricordo che quando ero piccola e non volevo mangiare o facevo i capricci, mia madre, nella vana speranza che cambiassi idea, mi invitava a pensare a tutti quei bambini che non erano fortunati come me: raramente, che io ricordi, quelle parole riuscivano a sortire l'obiettivo voluto, non mi impotava gran che di quello che non potevano avere gli altri. Ma allora ero una bambina, e ragionavo da bambina. Adesso penso che l'atto di immedesimarsi nel dolore degli altri possa aiutare ad essere più consapevoli della fortuna che abbiamo e del fatto che, per quanto importanti possano essere i nostri problemi, ci sarà sempre qualcuno che ha problemi ben più grandi dei nostri. E vedere il coraggio con cui la gente li affronta può aiutare anche noi ad affrontare le prove piccole o grandi della nostra vita con una maggiore forza d'animo.

Ricominciamo. E andiamo avanti.

4 comments:

  1. Ci si sente un po' stupidi, lo so.
    Riprendere lo slancio anche su un blog è difficile.

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  2. È proprio vero. Sono stata ferma tutto questo tempo senza saper cosa dire (e anche pur sapendolo, come dirlo). Credo sia un fattore di sensibilità: non si può far finta di niente. Una cosa del genere annienta.

    Un abbraccio.

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  3. grazie per quello che scrivi, condivido pienamente sia il dolore e lo sconforto ma soprattutto la volgia di andare avanti, io sono fortunata, non sono delle parti del terremoto, ma il mio cuore è vicino a tutti loro, sinceramente, mi immedesimo nelle loro sofferenze, provo solo ad immaginarle, ma come dici tu la vita va avanti e tutti coloro che stanno ricominciando tutto da capo con forza e vigore sono degni di assoluto rispetto, mi inchino davanti a loro e a te. Un abbraccio!

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  4. Bentornata!
    Il dolore va prima sopratutto metabolizzato.
    Poi dalla cenere nasce sempre la speranza.

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