Monday, 22 February 2010

Turpiloquio infantile

Episodio n° 1: Qualche giorno fa, come sempre, all'uscita da scuola, io e H. ci fermiamo un po' davanti allo spiazzale antistante l'edificio scolastico (una pista di pattinaggio mai usata a questo scopo) perchè lei possa fare "decompressione", sfogandosi dopo le lunghe ore trascorse in classe.
Mentre H. è impegnata in una gara di corsa insieme ad alcune amichette, io aspetto a bordo pista. Vicino a me cominciano a giocare alcuni bambini che non conosco. A un certo punto evidentemente succede qualcosa che non va: alcuni bambini vanno al centro della pista e un altro, che avrà avuto non più di 4 anni, rimane silenzioso a meditare con la fronte aggrottata.
"Tò, hanno litigato" penso tra me e me. Non finisco di formulare questo pensiero che il quattrenne (che in realtà a giudicare dalle dimensioni poteva anche essere più piccolo), faccia d'angelo, caschetto d'oro alla Nino D'Angelo, comincia a urlare diretto evidentemente a uno dei compagni al centro della pista: "Str..zo di m..da!"
Poi, pensando che il concetto non sia stato ben afferrato ripete: "Sei un str..zo di m..da!"
E per rincarare la dose: "Vieni qui, se hai il coraggio, che ti spacco la faccia".
Confesso che non sono una che si sorprende facilmente, ma in questo caso devo dire che sono rimasta a bocca aperta, per la giovanissima età del bambino, per l'ottima padronanza di linguaggio nel pronunciare queste frasi (mentre prima, mi era parso di notare che facesse qualche errore nell'espressione verbale) e per l'aspetto angelico del bambino che contrastava fortemente con quello che gli usciva di bocca.
Dopo essermi ripresa dal breve shock, stavo quasi per risvegliare la maestrina che che c'è in me per far notare al bambino che quello che diceva non era affatto gentile, ma fortunatamente mi sono fermata: magari se l'avessi fatto avrei potuto essere apostrofata dai genitori del bambino con un "Di che ti immischi, str..za di m..da!!"

Episodio n°2, avvenuto stamattina, mentre io e H. eravamo in ascensore.
"Mamma, sai che Luca ha detto una parolaccia?"
"Sì?"
"Ma non posso dirti quale.."
"Vabbè.."
"Tu vuoi saperla?"
"Se a te va di dirmela.. Facciamo così: dimmela in un orecchio" (rendendomi conto dell'assurdità della cosa, visto che eravamo sole, in ascensore)
"Ha detto... stupida!"
"Beh, tecnicamente stupida non è una parolaccia. E' più un insulto.."
"Sì ma poi ne ha detta un'altra.."
"Sì? Sentiamo."
"Ha detto... Cavolo!"

Qui si va da un eccesso all'altro. Una via di mezzo no, eh?

5 comments:

  1. Tessssoro!!! Speriamo si conservi così per altri... 15 giorni?
    Anche io quando Claudia era più piccola rabbrividivo davanti a certe esternazioni, e soprattutto davanti al permissivismo di certi genitori.
    Adesso, lo ammetto, gironzolo nascostamente nei messaggi che Claudia scambia su Messanger con le compagne, e trovo nei messaggi delle compagne delle parole che francamente si guardano bene dall'usare in casa mia. E mi chiedo: e se mia figlia facesse altrettanto (come del resto faccio io con lei), un linguaggio da casa ed uno con le amiche?
    Ma porcapuzzola, che cas...tagnaccio!
    DaniVS

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  2. Sì, sì...anche i miei bambini a scuola mi dicono che cavolo è una parolaccia...vai a spiegarglielo che è solo un'esclamazione...soprattutto quando a pranzo c'è il cavolo cappuccio...lì è un susseguirsi di sorrisetti maliziosi...Stupido resta una parola che offende tantissimo i bambini...
    purtroppo i genitori dicono che i bambini imparano le parolacce a scuola...ma da chi le imparano i bambini della scuola? Dalle maestre?...si spera di no!! Purtroppo a volte in casa scappano parole che crediamo che i bambini non comprendano, ma non è così...anche solo il tono della voce indica loro che stiamo dicendo qualcosa di strano. Credo che la cosa migliore sia non enfatizzare per non creare ancora più curiosiotà.
    Quand'è che H. mi inventa una nuova parola? NonnAnna del blog linventafavole mi suggeriva un blog candy a cui far partecipare le parole strane dei bambini...mhmhmhm cosa ne pensi??

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  3. Bè anche io sono rimasta allibita dopo aver sentito alcune parole dette all'uscita di una scuola primaria... anche perchè evidentemente i bambini non potevano comprenderne il significato... per loro fa tanto ...grandi... in fondo in fondo bisogna solo sdrammatizzare ... se non si tratta di vere e proprie prepotenze ... Laura ...non esagerare con gli apprezzamenti positivi ... mi sto quasi montando la testa!!! Un abbraccio!!!

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  4. Per fortuna che il mio Topastro non ha ancora tre anni, anche a me non piace sentire uscire quelle brutte parole dalla bocca dei bambini.

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  5. Quando capiscono che c'è di mezzo una parolaccia, è finita.
    Mia figlia non fa altro che ripetermela, con il tono maestrino di chi vuole raddrizzare lo sbandato, godendo nel frattempo (lo si vede dagli occhi squillanti di soddisfazione) nel poterla ripetere.

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