Compagni di scuola

Dopo una settimana di alternanza, a H. è stato assegnato un posto nel banco vicino a V.

"Allora H., com'è il tuo compagno di banco? Simpatico?"

"Mmmh.. non proprio. Oggi mi ha detto brutta."

"Eh? Come mai? Lo hai fatto arrabbiare?"

"Ma no! Mi ha detto così senza motivo... e io mi sono sentita triste.. non gioca mai con me e non mi parla mai.. vorrebbe stare sempre insieme ai maschi".

"Beh, bisogna portare pazienza. Sai come sono fatti alcuni bambini.."

Il giorno dopo:

"Allora? Come va con V.? Avete fatto un po' amicizia?

" No! Oggi mi ha detto brutta cicciona!"
"Mah, mi sa che questo V. ha problemi di vista!"

Tre giorni dopo:

"Che mi dici del compagno di banco? Sempre muto?"

"No, oggi mi ha confidato un segreto che non ha detto a nessun'altra femmina".

"Davvero? Cosa?"

"Che sta creando un libro sui gormiti":

"Wow! Vedi che sta migliorando? Stai diventando la sua confidente.."

"Eh già".

"Senti un po', H.: come si chiama il bambino che ha la mamma col pancione come me?"

"Ma è V., è proprio lui! Anche lui aspetta una sorellina! Me lo ha detto la maestra!"

"Ah, vedi.. avete una cosa in comune.."

Ieri:

"Mamma lo sai che V. forse mi ha detto bella?"

"Come forse? Te lo ha detto o no?"

"Beh, lo ha detto sottovoce. Penso che dicesse bella, ma non sono sicura".

"Bene. Comincia ad apprezzarti."

"E poi mi ha chiesto in prestito il mio temperino, e ha temperato la matita da tutte e due le parti contemporaneamente e ci siamo messi a ridere".

"Ma dai.."

"E quando mi sono avvicinata a lui mi ha dato un bacetto sul naso".

"Questa poi.."

Vorrei dire al mio adorato consorte, che in questi giorni si trova fuori per lavoro, che non c'è nessun bisogno di prendere il primo aereo per Roma. La situazione è sotto controllo.

Per il momento, almeno.