La tentazione, lo confesso, l'ho avuta. Ce l'ho ogni anno. Ma alla fine vale davvero la pena di sprecare energie per elaborare la lista dei propositi per il nuovo anno? Volendo, potrei prendere in prestito quelli che si leggono in questo periodo in ogni dove. Dimagrire, iscriversi in palestra, imparare una nuova lingua...
Sono tanti i propositi che potrei fare per questo nuovo anno appena iniziato, ma so già che difficilmente riuscirei a metterli in pratica. Ecco, a questo - ehm - proposito, se dovessi impegnarmi a mettere in pratica qualcosa, sceglierei di essere più coerente: rispettare gli impegni, non procrastinare, essendo di conseguenza più organizzata (che la vita, si sa, è tutta questione di di organizzazione, della quale io - ahimè - difetto, con tutte le conseguenze del caso).
Ma va bene anche così. Va bene affrontare ogni nuovo anno senza liste, senza programmi, prendendo le cose come vengono, volta per volta.
Niente propositi, quindi. Ma qualche sproposito sì che lo vorrei fare. Un colpo di testa libero e imprevedibile, perché gli spropositi sono improgrammabili per definizione. Vedremo.
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