Wednesday, 9 May 2012

Istanbul a sorpresa

Un uomo da sposare: come definire altrimenti uno che per il tuo compleanno ti regala un viaggio a Istanbul?
Peccato (per le eventuali pretendenti) che sia già impegnato (con la sottoscritta).

Diciamo la verità. Era tanto che pregavo il mio adorato consorte di accompagnarmi in un viaggio in Turchia, ma finora si era sempre rifiutato, sia perchè ci era già stato (seppur non nella capitale), sia perchè venendo da un Paese mediorientale non aveva l'urgenza di visitare una terra che sotto tanti aspetti è simile alla propria. Ma finalmente quest'anno ha deciso di accontentarmi.
Siamo partiti il 5 maggio (il giorno dopo il mio compleanno) e siamo rimasti per tre giorni, troppo pochi per visitare tutto quello che avevo in mente, ma sufficienti per poterci inebriare con una città che ci ha sorpreso in tutto e per bellezza e fascino ha superato le nostre aspettative.
Difficile trovare una definizione per questa città. Iperbolica è forse quella che rende più l'idea. Grande, enorme, come appare dall'aereo, ancora prima di atterrarvi: case e case senza soluzione di continuità, un'urbanizzazione fitta ed estesissima. E proprio per questa estensione, il fatto che sia così pulita e curata appare quasi un miracolo. A dire il vero la sua è una grandezza che può sopraffare: ad esempio quando traghetti sul Bosforo per due ore e ti rendi conto della tua incapacità di capire dove finisce la città o quando vedi che anche il semplice passeggiare per la Istiklal Caddesi può diventare un'impresa perchè si rischia letteralmente di essere travolti da masse di gente, nell'ordine delle migliaia, che hanno avuto la tua stessa idea. Del resto gli abitanti di Istanbul, sono circa 17 milioni, e si vedono eccome.
Ma nonostante la presenza di una popolazione di tale portata (cui si uniscono poi orde di turisti e visitatori) la renda a dir poco caotica, Istanbul si è rivelata più organizzata di quanto mi aspettassi, innanzitutto perchè dotata di una rete di trasporto piuttosto efficiente e di una soluzione urbanistica che salvaguarda ciò che c'è di antico ma proiettata verso la modernità, oltre che piena di spazi verdi, ordinata e ben curata. Certo, si potrebbe obbiettare che non l'ho visitata tutta e probabilmente le periferie lasceranno (come avviene nella maggior parte delle grandi città) molto a desiderare, ma se dovessi paragonare Istanbul a Roma - giusto per citare una città che conosco un po' più delle altre perchè ci vivo - direi che la prima, quanto a organizzazione batte la seconda di parecchie lunghezze.
Poi trovo che la "Porta d'Oriente" ha dalla sua il fatto di unire la modernità di una città che fa di tutto per mettersi alla pari con le principali capitali mondiali, con il fascino mediorientale che la rende più umana e "calorosa".
Appena vi ho messo piede mi ha fatto pensare a Beirut. Pur non avendo (per ragioni anagrafiche) mai potuto visitare il Libano nel suo periodo d'oro, quando era considerata la Svizzera d'Oriente, sono straconvinta del fatto che se non avesse subito la piaga della guerra per così tanti anni Beirut sarebbe esattamente così. E questo pensiero mi ha fatto sentire Istanbul più vicina, familiare e amica.
Se non fosse per la lingua e per la demofobia che senza dubbio mi verrebbe dopo poco, è una città in cui vivrei.

(Segue - non appena avrò messo mano nell'immenso campionario di foto fatte nei tre giorni di visita e avrò riordinato le idee - il diario di viaggio di Istanbul).


7 comments:

  1. Che bello! Anche io ci vorrei tanto andare. Si attendono le foto, dunque!

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  2. Prima di commentare ho cercato con la mente la data e il possibile post in cui parlavo della nostra vacanza/viaggio di nozze a Istanbul e ho scoperto che sono passati più di 4 anni!! Non avevo ancora aperto il blog e tante altre cose non erano ancora in cammino.
    Hai ragione, è un posto magico! E forse è li che in un momento di "ozio creativo" come lo chiamerebbe il mio professore di Sociologia del lavoro, sono nati alcuni persieri che poi si sono trasformati nelle avventure che vive oggi la nostra famiglia. Anche il mio di maritozzo è stato veramente impagabile perchè nella prima vera vacanza insieme da soli in occasione del nostro anniversario di matrimonio, aveva prenotato da Roma il ristorante con vista sulla moschea Blù. Ho rivisto da poco le foto e scatta la nostalgia!

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    1. Penso che tutti i viaggi siano in una qualche misura "suggestivi", nel senso che "suggeriscono" qualcosa alle nostre vite. Quelli che ho trovato più creativi e stimolanti, tra quelli compiuti ultimamente, sono stati Lisbona e Istanbul.

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  3. Ci sei stata solo tre giorni e sei riuscita a coglierne l'essenza! Complimenti!
    Attualmente sono 17 milioni di abitanti, te li trovi ovunque! Quando vado in Italia mi sembra che le città siano spopolate!

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    1. Ma allora aveva ragione il nostro autista quando parlava di più di 16 milioni!! Io avevo invece creduto a un'altra fonte..
      Correggo subito il post.

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  4. io è una vita che vorrei andarci! intanto mi tuffo nelle tue parole!
    attendo le foto!

    baci :-)

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