Monday 23 July 2012

Rieccomi (più boccheggiante e sudaticcia che mai)

No, non sono partita per lidi remoti ed esotici (magari), non sono stata impegnata in esperienze così entusiasmanti da farmi dimenticare del blog. Di scrivere sul blog, ci penso sempre, ma la messa in pratica mi è sempre un problema..
Sono ancora qui al sud-sud, lottando con l'afa e la spossatezza cercando a fatica di trovare un modo per non liquefarmi (io ooooooodio il caldo e ho sempre pensato che l'estate sarebbe una stagione deliziosa se la colonnina di mercurio si fermasse a 30°).
Sono successe un po' di cose dall'ultima volta che ho scritto. Il mio adorato consorte, ad esempio, ci ha onorato della sua presenza concedendoci ben 5 giorni 5 di pseudovacanza con noi. Peccato che il disegno dell'universo, non essendo avvezzo a contemplare la modalità vacanza nell'esistenza dell'adorato, ha reso quanto mai difficoltosa la sua discesa in macchina al sud-sud, creandogli un guasto alla frizione a duecentocinquanta km dalla meta, cosa che ci ha costretti a recuperare la macchina 3 giorni dopo recandoci in un treno senza aria condizionata (come solo i treni del sud sanno essere - del resto a cosa serve l'a/c quando siamo a luglio e fuori ci sono appena 37 gradi?!) in un più o meno ridente paesino dal nome di Castiglione Cosentino. Se non altro il viaggetto di recupero-mezzo mi ha fruttato la degustazione, durante il pitstop a Pizzo, dell'omonimo strafamoso (e a ragione) gelato tartufato (pure bliss!). Ma le magagne motoristiche non erano finite qui, visto che appena il giorno dopo, la macchinetta ha dato un ulteriore segno di défaillance accendendo la spia allarme-motore, il che ha provocato conseguentemente un allarme-proprietario-del-veicolo che si è protratto fino a lunedì, quando l'allarme è rientrato grazie a un provvidenziale meccanico-filosofo, che non solo ha risolto il problema in due secondi (quando il sabato ci aveva fatto capire che il guasto poteva richiedere giorni di lavoro) ma ci ha dispensato anche alcune perle di saggezza del tipo "questa spia parla da sola" frase dal sapore misterioso e sibillino, perla - questa - che sono sicura ci accompagnerà sempre per la vita.
Macchina o non macchina, durante i pochi giorni rimasti al sud sud, siamo riusciti a fare un po' di cose, alcune particolarmente strordinarie come ad esempio andare al mare: chi conosce il mio adorato consorte sa bene quanto lui sia "allergico" alla spiaggia e la fatica che mi ci vuole ogni volta per trascinarlo: questa volta ci sono riuscita dopo solo tre quarti d'ora di preghiere, offrendogli la proposta di andarci alle sei del pomeriggio, su una spiaggia ventosa, ampia e fortunatamente semideserta, e promettendogli che non lo avrei obbligato a fare il bagno. Siamo rimasti lì fino a che non era quasi buio e, anche se non lo ammetterebbe nemmeno sotto tortura, è stato benissimo.






Abbiamo ricevuto un paio di inviti a cena: uno da parte di mio zio che ci ha deliziati con le sue pizze homemade fatte meglio che in pizzeria, e un altro da parte della mia amica Lù, che non solo ci ha proposto un menu megagalattico realizzato dalle mani d'oro del suo maritino R., ma ci ha anche offerto la possibilità di partecipare a un workshop per la realizzazione dei maccheroni al ferro, specialità calabrese che non avevo mai provato a fare in vita mia (nonostante mia madre sia la regina indiscussa delle paste fatte in casa, i maccheroni fatti in casa, che io ricordi, non li ha mai fatti). Inutile dire che ci siamo diverti molto e che il risultato è stato ottimo (grazie amici!).
Inoltre, siamo riusciti a infilare in agenda anche un piacevolissimo barbeque di famiglia (con qualche amico annesso) per festeggiare la cittadinanza.

La permanenza dell'adorato consorte si è protratta fino al lunedì, quando, assolutamente out of the blue ci ha annunciato di dover partire seduta stante per risolvere l'ennesima bega lavorativa (ebbene sì, mio marito disconosce completamente la definizione del termine "ferie").
Peccato che mia madre dovesse ricoverarsi esattamente il giorno dopo per una tiroidectomia, e quindi un po' di supporto (fisico e morale) sarebbe servito. Ma pazienza. Come dice sempre mia suocera, qu'est ce qu'on peut faire?
La mamma si è operata con successo (anche se l'operazione è stata più complicata del previsto perchè, a quanto pare, la tiroide era adesa alla carotide e, come se non bastasse, hanno scoperto che mia madre è allergica ad alcuni antibiotici e antidolorifici). Da un paio di giorni è tornata a casa e sta riprendendosi bene. E per fortuna, visto che dopo le sue dimissioni dall'ospedale è venuto meno anche l'aiuto di mio fratello, partito con la famiglia per le vacanze.
Io sono (quasi) rimasta miracolosamente illesa dal tour de force che mi ha vista impegnata in questi giorni come infermiera (per la mamma), psicologa-badante (per papà), tata (per le bambine), donna delle pulizie, cuoca, giardiniere, autista, telefonista, portavoce della famiglia, coordinatrice e chi più ne ha più ne metta.
Avevo annunciato anche un mio ricovero per esaurimento nervoso, ma pare che alla fine non ce ne sia bisogno. Sto tenendo botta, come si suol dire. Sono più forte di quanto credo (e di quanto appaio).
Certo, una vacanza come si deve non la rifiuterei. A buon intenditor..

3 comments:

  1. Gulp! Bentornata alla vita quotidiana allora! :D
    Speriamo ti possa riposare seriamente al piu' presto!

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  2. Beh guardiamo il lato positivo: hai scoperto il tuo lato Forte evidentemente fin'ora sottovalutato ;) Dopo la sessione maccheroni ti aspetto per la sessione lievito madre nelle sue varie forme: solido; liquido; liquido attivato con acqua alla frutta.... ti aspetto allora!!!!!

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  3. Castiglione Cosentino?! A 5 minuti da qui, a saperlo ti avrei rivista volentieri, oltre a fornire supporto logistico! :)
    Mi dispiace per tua madre, falle i miei auguri di pronta guarigione. Vedrai che passerà, forza e coraggio. Io l'anno scorso ho fatto 2 settimane in un centro oncologico con mia madre, dopo un anno di lotta ora sta meglio, in questi momenti (più o meno complicati che siano) la presenza dei figli è fondamentale, dopotutto le nostre mamme ci hanno dedicato tutta la loro vita, le vacanze mancate sono il minimo. E in ogni caso da queste esperienze si esce con qualche ammaccatura, ma un po' più forti.
    Forza e coraggio, aspetto il resoconto della prossima vacanza, io sono diversi anni che attendo (per la serie un imprevisto l'anno!!!) ma non demordo, ce la posso fare!!!
    Baci :)

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