Saturday 27 October 2012

Di eroine ribelli e bambine afone

E così ce l'abbiamo fatta. Proprio nel giorno in cui dovevamo festeggiare la piccola, io e la grande ci siamo concesse un'uscita madre-figlia, e siamo andate a vedere Ribelle, lasciando a casa a sonnecchiare gli altri membri della famiglia. Ebbene, mai film fu più azzeccato per un'uscita tra donne (anche se di "taglie" diverse). Il conflitto generazionale, l'adolescenza, la ribellione alle regole costituite, l'identificazione madre-figlia, l'affermazione della personalità, la paura, il coraggio, la solidarietà femminile: di temi ce n'erano in abbondanza, magari non tutti sviluppati approfonditamente, ma sicuramente interessanti a tal punto da lasciarci incollate allo schermo per tutta la durata del film. Dopotutto l'eroina del cartone è esteticamente uno dei personaggi più interessanti del cinema di animazione degli ultimi tempi: con quello sguardo birichino e quei capelli che mai hanno conosciuto pettine (la zazzera cespugliosa, seppur di colore diverso, mi ricorda molto la mia!) riesce a conquistare tutti. Poi, l'ambientazione scozzese, con i suoi highlands selvaggi e verdeggianti rende l'atmosfera particolarmente suggestiva e si accorda perfettamente al carattere del personaggio.
Uniche note stonate: l'eccesso di aggressività di alcune scene (quelle con l'orso cattivo), che secondo me ne fanno sconsigliare la visione ai bambini piccoli, e l'eccessiva loquacità delle nostre vicine di fila che non hanno esitato a commentare ad alta voce ogni singolo fotogramma (seppure vivaci, i bambini erano di gran lunga più sopportabili delle loro mamme logorroiche).
Tutto sommato, un film da vedere. Consigliato alle donne coraggiose.


Nota a margine: la bambina afona cui mi riferisco nel titolo è mia figlia, che da due giorni ha perso la voce.

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