Wednesday 19 December 2012

Ansia prenatalizia

Ogni anno, in questo periodo mi coglie un'ansia sottile, un timore (fondatissimo) di non esser riuscita a fare tutto quello che dovevo fare, la sensazione di essere, ancora più del solito, in ritardo su tutto.
E - diciamo la verità - ne ho ben donde, visto che a pochi giorni da Natale mi ritrovo nel pallone.

Non ho ancora finito i regali, e non mi riferisco a quelli per le bimbe (che già sono state ampiamente soddisfatte dal calendario dell'avvento), ma per i familiari e gli amici che me li faranno e cui non sarebbe gentile non ricambiare. Non dovrei metterci molto, visto che i destinatari non sono tantissimi e come sempre saranno dei pensieri, qualche capo d'abbigliamento e qualche oggettino originale per la cas. Ma la sindrome da procrastinazione cronica da cui sono afflitta non fa altro che incrementare la ansia, che, a breve, raggiungerà livelli stratosferici.

Non ho ancora messo mano all'organizzazione delle valigie, che saranno questa volta ben più consistenti del solito bagaglio a mano standard, da aereo, che mi accompagna in tutti i miei viaggi al sud-sud (spessissimo viaggio sola con due bambine e non posso permettermi più di un piccolo trolley). Come al solito trascorreremo il Natale dai miei, ma a differenza del solito ci andremo in macchina, quindi vorrei portar giù un po' più di roba che ho lasciato qui in standby da tempo immemorabile. Spero solo di riuscire a ricordare le cose più importanti (anche se sono famosa per dimenticare solo quelle).

Abbiamo partecipato alla festa-tombolata degli scout, ma ci rimangono ancora quelle del corso di ginnastica artistica e della classe di H., per non parlare di quelle aziendali dell'adorato consorte e le telefonate a scopo di augurio da fare ad amici e conoscenti...

Sto cercando di evitare comprare beni deperibili e di consumare tutto quello che c'è in frigo, onde evitare di scoprire al mio ritorno che qualcuno di essi abbia assunto vita propria.

Vorrei lasciare la casa il più ordinata possibile, perchè non c'è niente di peggio che tornare da un viaggio e trovare il luogo in cui si vive nel caos più totale (già il fatto di dover riporre le decorazioni natalizie mi pesa non poco). Poi devo anche mettere in conto la sindrome di Lilliput che mi assale tipicamente a ogni ritorno da casa dei miei a casa mia.

Devo cercare di mettermi alla pari con bollette e pagamenti (che a dicembre sono a dir poco copiosi): non vorrei trovare brutte sorprese di ritorno dalle vacanze.

Infine, non sarebbe male guarire dal mal di gola con relativo abbassamento-di-voce-che-mi-fa-sembrare-un-trans che ho da ieri e che, se tanto mi da tanto, potrei portarmi dietro per molti giorni a venire. Chè, diciamolo, trascorrere il Natale afona e in preda a una sindrome parainfluenzale non è affatto bello!

A pensarci bene, io una soluzione per tutte l'ansia prenatalizia ce l'avrei...
E se spostassimo il Natale di un mesetto?
Suvvia, non è la fine del mondo (sic!).  Non vorreste credere che Gesù sia nato davvero il 25 dicembre!??



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