Iàto, iàto

Domenica esortiamo insistentemente il mio adorato consorte nonchè amorevole co-genitore delle mie figlie ad accompagnarci alla tanto osannata gelateria Grom, quella, per intenderci, che fa (o dice di fare) il gelato come una volta. Nonostante abbia aperto una succursale vicino casa nostra almeno 6 mesi fa noi ci siamo decisi a provarla nel giorno in assoluto meno adatto ai gelati, se consideriamo il freddo quasi-siberiano, che voleva essere l'avvisaglia della perfect storm che si sarebbe scatenata da lì a poco. Nonostante il locale fosse davvero a non più di 5 minuti a piedi da casa nostra, l'adorato consorte aka l'uomo più pigro del globo terracqueo, ha deciso di andarci in macchina, trovando, con la consueta fortuna che lo contraddistingue, parcheggio proprio davanti alla gelateria.
Io e H., in quanto promotrici dell'iniziativa, abbiamo lodato l'esecuzione del gelato ancora prima di assaggiarlo: "vedrai papi/adorato consorte, questo gelato ha tutto un altro sapore, perchè è fatto in modo tradizionale, con ingredienti biologici, con frutta vera, mica polverine eh?"
Quando l'amorevole genitore/adorato consorte ha obiettato che la scelta dei gusti era miserrima noi ci siamo sentite in dovere di giustificare l'azienda: "la stagione non offre gran che, e il fatto che siano solo due gusti messi in croce è la dimostrazione che i prodotti sono veramente freschi e di stagione". (Saranno anche di stagione, ma non esattamente a km 0 visto che il cioccolato sono andati a prenderlo fino in Venezuela e in Colombia).
Quando l'amorevole genitore/adorato consorte ha storto il naso per il prezzo del gelato, decisamente superiore a quello della gelateria sotto casa, le due pasionarie del Grom hanno sostenuto che "la qualità si paga, mica vorrai pretendere di pagare un gelato artigianale e bio come uno che quasi sicuramente è fatto con le polverine?" (E aridàglie co' stè polverine!)
E quando finalmente lo assaggiamo le due si prestano a lodi sperticate nei confronti del suddetto gelato: "mmmmmmh questo sì che è un gelato. mmmmmh come si sente la cannella e le noci pecan sono intere... e il limone sa proprio di limone di Siracusa e la pera sa proprio di pera Decana del Comizio. (del che? Il sapore non è malvagio ma non è cremoso per niente).
Terminiamo il gelato e ci accingiamo a uscire (non prima di aver gettato cucchiaino e ciotolina riciclabili  negli appositi contenitori per la raccolta situati all'interno della gelateria) sennonché la piccolina di casa, fino ad allora silente, comincia a protestare: "accoia, accoia". "Ma come, non ti è bastata la tua (adireilveromicroscopica) coppetta? "No, accoia iàto, accoia iàto".
"Vabbè, se proprio vuoi un altro gelato, lo prendiamo alla gelateria sotto casa. Non mi va di accendere un altro mutuo", dice l'amorevole papà/adorato consorte.
E così facciamo: il capofamiglia compra alle due affamate un nuovo gelato, soddisfatto perchè ha speso per una coppetta grande meno di quanto avesse speso per la piccola nella precedente gelateria.
"Certo, non sarà la stessa cosa... Ma non si può pretendere... Questo non è bio..." dice H. accingendosi ad assaggiare, "Ma vediamo com'è stò gelato alla banana. Mmmmh, però!  Strano... Questa banana sa proprio di... banana! "
Ho capito che non saremo mai aficionados del biologico e del sanoatutticosti. Che Grom ci piace, ma ci piace anche il gelato sotto casa non sbandieratamente fatto "come una volta". Che il cibo è bello perchè è vario.
E che, quando a post ultimato, mi è capitato di leggere questo articolo, ho pensato che (come per tutto ciò che riguarda lo scibile umano) "firmato non è sinonimo di perfetto".
Alla fine, come l'autore dell'articolo, dico che Grom è buono, ma c'è anche di meglio.