Ebbene sì, anche stavolta, in extremis, ce l'abbiamo fatta. Nonostante quest'anno una serie di problemi logistici e familiari abbia rischiato di farci mettere da parte ogni velleità di svago e partenze, io e il mio adorato consorte siamo riusciti a sfidare la sorte e partire per il nostro tradizionale "viaggio di coppia", cioè senza prole e nella modalità "toccata e fuga", che è ormai il tratto distintivo dei nostri viaggi. Così, consegnata la figlia piccola ai nonni e la grande ai capi scout per le attesissime vacanze di branco, abbiamo preparato gli zaini e siamo partiti per tre giorni, destinazione (come si intuirà dal titolo di questo post): Amburgo.
Non siamo nuovi alle escursioni in terra germanica. In dieci anni di vita insieme, io e il mio adorato consorte, in coppia, in famiglia o in gruppo, abbiamo visitato anche Berlino, Francoforte, Baden-Baden, Friburgo, Kehl. La Germania è una destinazione privilegiata perchè relativamente vicina, economica e paesaggisticamente parlando molto bella. L'unica pecca di questo Paese, è (per quanto mi riguarda) la lingua, che con tutte quelle parole kilometriche piene di incontri consonantici che si ritrova è un'ostacolo non indifferente. Per fortuna ci viene in soccorso l'inglese, come sempre.
Ci trovavamo al Grand Elysée, hotel in pieno centro e in posizione strategica per arrivare in breve tempo a tutte le principali attrazioni, sia in metro che a piedi, e a un passo dal meraviglioso parco Planten un Blomen (che merita assolutamente un post a parte).
Aspettando nella hall. |
Per una particolare associazione di idee, Amburgo mi ha a tratti ricordato altre città europee: Venezia e Amsterdam per i canali, ancora Amsterdam per la grande quantità di biciclette, Ginevra per il getto d'acqua che emerge dal lago Alster, e Londra per le sue stazioni ferroviarie.
Il porto mi ha ricordato quello di Istanbul, anche se mooooooolto meno caotico.
Il tempo, a parte la pioggia che ci ha accolto al nostro arrivo e salutato alla partenza è stato molto clemente. I 32° che abbiamo trovato come temperatura massima sono stati gradevolissimi per noi abituati ai 39° di Roma.
Mercato del pesce, visto dall'Elba |
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