Sunday 18 October 2009

In questi giorni..

Ho visto il film Le mie grosse grasse vacanze greche (che - attenzione - non è il prosieguo de Il mio grosso grasso matrimonio greco, anche se la protagonista - Nia Vardalos - è la stessa).
Mi piacciono molto le commedie leggere, ma non demenziali. Questo film, stupidino ma non troppo, ha avuto il pregio di farmi rivedere le bellezze della Grecia (io l'ho visitata anni fa facendo proprio un tour simile a quello del film), enfatizzando e ridicolizzando alcune caratteristiche tipiche dei turisti internazionali. Amo le storie che parlano delle differenze nazionali, senza cadere necessariamente nel cliché, nei luoghi comuni beceri.
Il mio lavoro nel settore turistico-alberghiero mi permette di confermare che la caratterizzazione delle varie tipologie di turisti è nel complesso rispondente a realtà: è vero che la caratterizzazione a volte tende a trasformarsi in stereotipo (e questo è fastidioso: chi di noi non alza gli occhi al cielo quando, all'estero, noi italiani, ci sentiamo appiccicare addosso i soliti adesivi "pizza", "pasta", "mafia"... Il termine "mandolino" ultimamente è stato soppiantato da "Berlusconi", accompagnato da sorrisino e strizzatina d'occhio). Ma è anche vero che esistono dei "tipi" che ricorrono sempre nei viaggi organizzati, e che molto spesso gli appartenenti a una stessa nazione hanno modi di fare e atteggiamenti simili (e i difetti, ho notato, accomunano più dei pregi!!).

Ricordo di un collega di hotel che sapeva riconoscere la nazionalità dei clienti solo osservandoli per qualche secondo, nel loro breve tragitto dalla porta alla reception. Un americano o un tedesco sono facilmente riconoscibili, ma quando ha indovinato la nazionalità di un giorgiano, ho alzato le mani.. Con gli asiatici poi, era imbattibile: gli bastava uno sguardo per distinguere un cinese da un thailandese o un coreano. Praticamente un mito!

Nel film i "tipi" descritti sono così "tipici" da risultare esilaranti: gli australiani dall'inglese incomprensibile (i neozelandesi, a mio parere, sono ancora peggio), il "simpatico" che non fa ridere nessuno, il tizio che trascorre tutto il viaggio attaccato al telefonino (quello è il mio adorato consorte), gli americani che, di fronte al Partenone chiedono alla guida se ci sono centri commerciali nelle vicinanze, le divorziate procaci e superdisponibili, la coppia che litiga in continuazione, con figlia adolescente e asociale al seguito..

La storia d'amore (immancabile) è alquanto prevedibile e poco originale, e magari questo disturba un po'. Ma si può sorvolare, in considerazione dei parecchi dialoghi divertenti, e di una fotografia della Grecia che mi ha fatto venir voglia di ritornarci (già Mamma Mia! aveva fatto la sua parte).

5 comments:

  1. ok lo noleggio, ho voglia di storielle allegre, soprattutto d'inverno!!

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  2. Nemo, pensa che il titolo originale del film è My life in ruins. Io vorrei conoscere chi si occupa della traduzione dei titoli in italiano..

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  3. Titolo stravolto come al solito..:(
    ma se dici che é carino allora provvero con la visione..non sono mai stata in Grecia,ma in effetti,già Mamma Mia aveva paesaggi di mare stupendi!
    buona settimana
    Daniela
    ps che forte il tuo collega che riconosce tutti i turisti..in effetti..ad aver un po' d'occhio gli idel-tipi dei turisti viaggiatori sono gli stessi un po' dapertutto e facilm riconoscibili (tranne per i giorgiani..lì non saprei proprio!!)

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  4. GRazie del consiglio, lo noleggerò.
    Io sono sempre alla ricerca di commedie simpatiche e non demenziali per compensare con i film seri che trova il mio compagno. Certe sere ho proprio necessità di film "leggeri" e spensierati! :-)
    ciao L.

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  5. ciao arrivo dal blog di Chiara Nocentini! piacere di conoscerti! grazie della segnalazione, sicuramente vedrò il film! anch'io ho adorato MammaMia! Meril Streep è ...strepitosa! ciaooo Smile

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