Dopo una rapida visita al museo, passiamo al planetario per assistere allo spettacolo stellare. Un'ora di stelle galassie e nebulose. La testa in su, quasi totalmente immersi nell'oscurità, rischiarata solo dal cielo stellato. Usciti dal planetario facciamo i commenti del caso. Io e l'adorato consorte abbiamo trovato che lo spettacolo è molto bello ma forse un po' troppo lungo, e ci siamo meravigliati della resistenza di H. che ha cominciato a stancarsi solo nell'ultima mezz'ora (di più non si poteva pretendere, visto che lo spettacolo cui siamo stati non era propriamente per bambini).
Commentiamo anche l'abilità del narratore/astronomo, dalla voce cantilenante (e vagamente soporifera) ma anche dalla grande eloquenza e, evidentemente, considerevole capacità mnemonica:Io: Bravo il narratore, eh? Non può essere andato a braccio, perchè doveva rispettare i tempi dello spettacolo. Non era facile ricordare tutto il testo, e i passaggi...
Adorato Consorte: Ma dai, non mi sembra così impegnativo come dici.. Secondo me 'sto tizio fa il lavoro piu' bello del mondo!
H.: Certo, fa un lavoro spaziale!
No, non ci credo, ci rincorriamo allora!Noi abitiamo proprio da quelle parti e siamo stati, per la prima volta, al planetario il 25 Settembre in occasione di un evento organizzata dal comune (qualcosa che riguardava il mondo della ricerca scientifica) Ci siamo proprio divertiti perchè c'erano ad accoglierti le hostess con i gadgets, poi le visite guidate e il percorso continuava con stand di "scienziati pazzi" che mostravano i loro esperimenti non ancora in commercio o che probabilmente non lo saranno mai.
ReplyDeletePer concludere la serata un concerto all'aperto, davanti all'ingresso con una compagine di musicisti tipo banda Osiris.
Mannaggia, sarà per la prossima volta!
Ma lo sai che la tua piccola vicino a quel pianeta mi ricorda un po' la copertina del libro "Il piccolo principe"!?
ReplyDeleteE' vero! Non ci avevo pensato..
ReplyDeleteGrazie per avermelo fatto notare!