Ieri H. era a casa da scuola, quindi, sbrigate tutte le faccende, le traduzioni dell'ultimo momento e le occupazioni varie ed eventuali, e dopo aver verificato che il sole splendeva alto all'orizzonte e che dunque c'erano le premesse perchè fosse una magnifica giornata, ci siamo preparate per uscire. Destinazione: il Parco dell'Acquedotto, che a me piace molto, sia per la sua vicinanza a casa nostra (15 minuti a piedi) e perchè trovo che l'alternanza di vegetazione e rovine romane sia particolarmente suggestiva. Tra l'altro, pur essendo vicino alla strada, è un luogo inaspettatamente silenzioso: unica oasi di pace in un quartiere eccessivamente popolato e brulicante.
Infilo il cappotto e, nell'ingresso, allungo la mano verso la cassettina in cui tengo le chiavi. Essendo un tipo abbastanza distratto, mi impongo, ogni volta che rientro in casa, di lasciare le chiavi sempre lì, in modo da prenderle automaticamente quando esco ed evitare di rimanere chiusa fuori.
Questa volta, però si presenta il caso opposto. Allungo le mani per prendere le chiavi e non le trovo.
Le avrò lasciate in borsa: non ci sono.
Altra borsa: non ci sono.
Nel giubbotto indossato ieri: non ci sono.
Provo a fare mente locale, e ripetere i gesti compiuti la sera prima, le stanze in cui sono stata (si capirà che in una casa di 60 mq scarsi, non ho dovuto fare una lunga ricerca): non ci sono. Comincio a cercare anche nei posti più improbabili: dentro la lavatrice, sul fondo dell'armadio, dietro i mobili, sotto il letto, persino tra i rifiuti: non ci sono. Comincia anche a palesarsi il dubbio di averle lasciate attaccate alla toppa della porta, e che qualcuno, passandole le abbia prese per introdursi a casa mia quando non ci siamo: ma chi? Io abito al 6° piano, e lo stabile ha un portiere, che controlla sempre il viavai. E non può essere stato qualcuno dei condomini. Ricomincio la ricerca a tappeto della casa.
Alla fine, non riuscendo a trovare una spiegazione plausibile per la sparizione, comincio a fare una cosa che di solito faccio molto raramente, avendo un carattere mite: mi arrabbio. Solo che non potendo prendermela che con me stessa, e trovando la cosa abbastanza inutile, mi sfogo facendo cose che mai mi sarei sognata di fare se non si trattasse di "una di quelle giornate", tipo sbrinare la cella frigorifera, pulire il forno, cucinare pietanze che richiedono tempo e fatica.
Visto che siamo confinate in casa fino a tarda ora (il mio adorato consorte lavora sempre fino a tardi e le chiavi di emergenza non sono facilmente reperibili), io e H. occupiamo il tempo come possiamo, giocando, leggendo, disegnando, guardando l'ennesimo episodio di Pippi Calzelunghe, raccontando telefonicamente a tutti quelli che conosciamo del nostro "problema", cucinando insieme, fino al tanto sospirato arrivo dell'adorato consorte.
"Allora, le hai trovate le chiavi?"
"Macchè.. Sono sparite nel nulla.. Volatilizzate!!".
"Mah! Ma sei sicura di aver guardato dappertutto?"
"Sììììì... Ti prego aiutami."
"Ma come? Se hai guardato ovunque.."
Improvvisamente mi si palesa un'ipotesi: "Ma se le avessi prese tu stamattina, per sbaglio, insieme alle tue?"
"Ma no..", mette le mani in tasca: " Vedi? Queste sono le mie."
"Ah" (delusione)
"Oh, ci sono anche le tue.." (mentre estrae anche il mio mazzo di chiavi) "Scusa."
"..."
Vorrei rassicurare i fan del mio adorato consorte: è ancora vivo. Presa da un improvviso moto di generosità, ho voluto risparmiarlo.
Eddai!!... succede!....
ReplyDeleteSuggerisco: mazzo chiavi di scorta alla scorta e regime di cassettine separate.
Grazie per la tua visita, adesso mi faccio un bel giro di casa tua (tanto adesso so dove stanno le chiavi ;)
DaniVerdeSalvia
Noi ne avevamo molte copie poichè capitava spesso e non sempre abbiamo il tempo di cercare o fare mente locale...morale della favola un paio non sono mai risbucate fuori...fossero quelle usate da chi ci ha svuotato casa mesi fa?!
ReplyDeleteOra ne abbiamo tre copie e mi hai fatto pensare che ancora non abbiamo dato quella di scorta a chi di solito la conserva per le emergenze!!