Monday 22 March 2010

Domenica a teatro

La settimana scorsa, approfittando delle vacanze romane del cuginetto, siamo andati al teatro Le Maschere, a vedere uno spettacolo dal nome suggestivo: Diaphanie o le memorie di una fata. Una fata madrina, racconta, dal suo punto di vista, la storia di cenerentola facendo nascere personaggi e scenari da fogli di cellophane e creando, attraverso luci e suoni, un'atmosfera fiabesca e surreale. Lo spettacolo era molto suggestivo. Peccato solo per il forte (e a tratti incomprensibile) accento francese della narratrice-creatrice. Avesse recitato in francese sarebbe stato molto meglio..


4 comments:

  1. In realtà sono qui perchè, non apparendo un tuo indirizzo mail a cui risponderti, in merito al tuo commento al mio ultimo post sulla macchina da scrivere antica volevo dirti... SOLO TU MI CAPISCIIIIII !!!
    Hai compreso alla perfezione ogni mio minimo meccanismo mentale: NOI NON SIAMO SOLI !
    Grazie per l'appoggio morale.
    DaniVS

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  2. bellissime le faccine furbe "da teatro"!!!

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  3. Quando leggo i tuoi post mi viene sempre da pensare che vivere a Roma ha molti pregi! Cosenza (come Rende) fortunatametne dal punto di vista culturale è abbastanza viva ed in generale molto diversa da Reggio, ma non certo come la capitale (sempre in Calabria stiamo). Non penso Reggio sia a misuro di bambino (forse neanche a misura d'uomo -.-) ma di solito quando dico queste cose vengo infamata come traditrice delle proprie radici. Beh, sempre meglio che addormentata sotto quelle radici. Per me cultura non è avere dei lidi, una via marina (si è vero è bellissima, ma non basta) e qualche superconcerto gratis (che poi gratis non è visto che paga il comune alias Noi!). E dopo questa "comizio" mi ritiro :)
    Scusa ma quando penso a queste cose mi infervoro, in questo periodo mi trasferirei nell'estremo NordEuropa o, se completano la riforma sanitaria, a New York! :P
    Perdono lo sfogo!
    A presto :)

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  4. Ti capisco, ma in realtà non definirei Roma come una città child-friendly.. Certo, dà più possibilità di altre di trascorrere dei momenti con i bambini, ma ho visto di meglio, molto meglio altrove. E non mi riferisco solo all'estero..

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