Sunday 16 May 2010

A volte ritornano

When I got pregnant, one of the first friends who I told had just one piece of advice: "Whatever you do, don't read any of the books".
Of course, I disregarded this at once (disregarding advice comes even more naturally when you are pregnant) and went out and bought a squillion pregnancy books and sat down to discover about the miracle of a new life. Which was when I started to see what she had meant.

(Quando sono rimasta incinta, una delle prime amiche a cui l'ho detto mi ha dato un consiglio: "Fai qualsiasi cosa, ma non leggere nessuno dei libri".
Ovviamente, l'ho immediatamente ignorato (ignorare i consigli viene anche più naturale quando sei incinta) e mi sono precipitata a comprare un triliardo di libri sulla gravidanza e mi sono impegnata a scoprire il miracolo di una nuova vita. E' stato allora che ho capito cosa intendeva.)

Durante la mia prima gravidanza mi sono comportata esattamente come sopra descritto. Trovandomi a Londra, città in cui, ho notato le pubblicazioni su gravidanza e parto abbondano (anche perchè l'utenza è molto più ampia che in Italia, visto la più consistente quantità di nascite), e in cui si trovano biblioteche e librerie in ogni dove, ho letto tutto il leggibile sulla gravidanza il parto e (una volta nata mia figlia) su puericultura e pedagogia (anche se, ad essere onesti, nel post-partum le letture si sono molto diradate, per ovvie ragioni..).

Non che quello che ho letto mi abbia poi effettivamente preparata a quello che mi aspettava, ma in quel momento ero convinta che un minimo di informazione fosse preferibile a un "salto nel buio". In alcuni casi, forse avreipotuto fare a meno di leggere quei manuali che spiegano tutto senza però informarti di niente, quelli che ti terrorizzano o quelli che al contrario, minimizzano qualsiasi cosa, quelli che contengono le foto del parto, quelli che hanno un linguaggio troppo "clinico" e brutale, quelli che hanno un linguaggio troppo poetico e idealizzato, come se quei nove mesi debbano essere necessariamente i più belli e meravigliosi della tua vita...
Dalla mia esperienza (precedente e attuale) posso dire che la gravidanza è un concentrato della propria esistenza, che - come tutte le esistenze - sono piene di alti e bassi: ci sono momenti in cui ci si sente belle come dee, momenti in cui copriresti tutti gli specchi di casa pur di non vedere la tua immagine sformata e informe riflessa, momenti in cui ti senti in armonia col tuo corpo, momenti in cui in questo corpo non ti riconosci affatto e ti verrebbe da urlare "Restituitemelo!!!", momenti in cui ci si sente piene di generosità e gentilezza nei confronti del genere umano, momenti in cui, se solo avessi un'arma a tua disposizione, faresti fuori almeno la metà delle persone che ti stanno intorno, momenti in cui ti commuovi anche vedendo Tom e Jerry, momenti in cui ti senti come posseduta dal demonio...

Pensavo, considerata la mia precedente overdose di testi su gravidanza e dintorni, di risparmiarmi - almeno questa volta - dal tornare in questo circolo vizioso, ma mi sbagliavo, perchè mi sono resa conto che dalla prima gravidanza sono passati più di 5 anni, e in questo lasso di tempo sono stati pubblicati parecchi libri nuovi (mettiamoci pure il fatto che in 5 anni molte cose si dimenticano, altre addirittura si rimuovono..). Mettiamoci pure il fatto che qualcuno, dopo aver saputo che ero di nuovo incinta mi ha prestato alcuni libri sull'argomento, praticamente obbligandomi a rientrare nel giro.
Quindi sono tornata a leggere questo genere di libri, soprattutto quelli che trattano di alimentazione (per scongiurare un progresso problema di colestasi) e di yoga (come tecnica di rilassamento contro l'insonnia che mi tormenta da sempre).
Ho pensato di evitare di riprocurami i libri letti durante la precedente gravidanza, ma ho voluto fare un'eccezione per quello che più, tra tutti, mi ha regalato dei momenti di svago. Si tratta della Rough Guide to Pregnancy and Birth di Caz Cooke. E' un libro che alterna pagine di informazione sulle diverse fasi della gravidanza, a un vero e proprio diario di bordo avente per protagonista una donna che affronta la sua gravidanza con quell'alternanza di orrore e meraviglia che caratterizzano le giornate di una "puerpera". E' un libro a metà tra il romanzo e il manuale, scritto con uno stile a dir poco esilarante e accompagnato da divertenti vignette, che mette in rilievo gli aspetti più buffi e bizzarri di questo terribile e fantastico percorso del "dare alla luce", senza però disdegnare gli aspetti più seri della questione.

Grazie al fido amazon.co.uk questo libro è tornato a far parte del mio quotidiano. L'incubo del mio adorato consorte - che, già 5 anni orsono, di ritorno da una dura giornata di lavoro, doveva sorbirsi le mie letture ad alta voce - è tornato!!!!

5 comments:

  1. Cara Laura... leggendo questo tuo post quanto mi ci sono ritrovata! Al momento sto passando la crisi del "questo corpo non mi sembra affatto mio"... accompagnata anche da ormonali pianti con il mio compagno al quale infondatamente accuso "perchè io poi non ti piacerò più!"
    Sarebbe bellissimo leggere questo libro... il fatto che sia scritto in inglese un pò mi blocca.. Cioè.. l'inglese lo mastico ma ho paura di fare troppa fatica a leggerlo e poi di stancarmene... Non è che per caso sai se ce n'è una versione tradotta in italiano??? Grazie comunque per il suggerimento!
    un abbraccio grande ed un magnifico inizio settimana.. Chiara

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  2. Ciao Chiara,
    ho letto il tuo ultimo post e riconosco i tuoi sintomi, avendoli passati sia durante la mia prima gravidanza che in questa. Tutto in questo periodo è ingigantito, tutto diventa "iper", la nostra sensibilità diventa esagerata, l'allargamento del nostro corpo sembra un processo irreversibile. Beh, per rassicurarti, posso dire che non è così. Il nostro corpo (così come il nostro carattere) cambia, è normale, ma non rimane così a vita (pur non ritornando esattamente com'era prima)! Il parto mi ha cambiata (psico-fisicamente) ma sotto certi aspetti penso mi abbia cambiata in meglio: i kili in più non mi dispiacciono (prima ero troppo magra) e la sensibilità esasperata si è trasformata in comprensione dei miei limiti. Quindi, keep calm and carry on..
    Il libro esiste in traduzione: http://www.ibs.it/code/9788838481567/cooke-kaz/bello-del-pancione-la.html
    ma penso non sia lo stesso che leggerlo in inglese (in ogni caso è un inglese abbastanza scorrevole). Devo però avvertirti che molte delle cose che vi sono scritte, poi, si applicano solo al sistema sanitario inglese, quindi io, rileggendolo adesso, sto saltando alcune parti che non mi riguardano visto che partorirò in Italia (e qui le cose sono molto diverse).

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  3. Laura... forse nel mio latitare un pochino dai blog avevo perso questa bellissima notizia!
    Sono contenta per te... ti faccio 1000 auguri... e buona letture!
    un abbraccio L.

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  4. pure io mi ero persa la notizia !!!! mi piacerebbe leggere questo libro, ma aspetteró la prossima gravidanza jajajaja e davvero anche a me mi ha migliorata la gravidanza: prima ero troppo esile sopra ed esuberante sotto, ora sono piú aromonica a parte che molto piú magra (chiara, se allatti al seno, perdi tutti i kili accumulati, io ho allattato 1 anno e mezzo ma qui arrivano fino a 3 senza spaventarsi, e i bambini si ammalano meno). caspita, mi devo leggere i post arretrati !!!

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  5. Allora ti auguro una buona lettura, ma scegli bene gli argomenti, non fare come me che per la prima gravidanza ho scelto "Nati due volte" di Giuseppe Pontiggia e sono rimasta fissata sulle complicanze del parto per tutte e due le gravidanze!
    Bacetti anche alla pancia,
    Cinzia

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