Le nostre lunghe grasse vacanze natalizie

Le nostre vacanze, ormai agli sgoccioli, sono iniziate venerdì 17, quando a spregio di ogni scaramanzia abbiamo fatto fare alla piccola il battesimo del volo e preso l'aereo che ci ha portato in quel di Reggio C., dai nonni materni.
In realtà, la sorte non ci è stata totalmente propizia se pensiamo che - ormai in viaggio verso l'aeroporto - mi sono accorta di aver dimenticato portafoglio, patente e cellulare, e visto che il solito imprevisto lavorativo ha portato il mio adorato consorte a ripartire per Roma dopo pochissimi giorni e a trascorrere le feste lontano da noi. Magari la prossima volta sarà meglio tenere a mente che "nè di venere nè di marte non si sposa e non si parte"..
Finora i giorni sono trascorsi languidi e lenti, caratterizzati dal più completo, totale e consapevole ozio e relax. L'unica deroga al dolce far niente è l'allattamento di A. (cosa per la quale non posso delegare, salvo l'"aggiuntina" del caso).
Per il resto le mie occupazioni durante le vacanze sono state: mangiare (soprattutto dolci cioccolatosi - e dire che ho sempre sostenuto di preferire il salato..), supervisionare la preparazione dei "pranzi e cenoni delle feste", leggere (visto che le mie raccomandazioni per i regali fatte l'anno scorso sono state ascoltate, e i miei hanno attinto alla mia wishlist libresca per la loro strenna), guardare tanta tv (urge disintossicazione!), fare shopping (visto che da queste parti i saldi quest'anno sono iniziati prima che nel resto d'Italia tentandomi terribilmente)
e... allattare, allattare, allattare (a quanto pare l'occupazione preferita di A. sembra essere mangiare - oltre a piangere, ahimè). Altro che allattamento ogni tre ore come suggerirebbe il pediatra!

E anche queste feste pigre e rilassate sono passate, tra poco si torna a Roma.