Contrariamente a quanto indicato nella lettera a lui rivolta, Babbo Natale quest'anno ha deciso di regalarmi tanti libri (evidentemente le 8 ore di sonno ininterrotto dovranno aspettare).
Santa ha dato uno sguardo (come avevo suggerito l'anno scorso) alla mia wish list di anobii e ha accontentato i miei desideri libreschi.
Tra i tanti libri ricevuti c'è anche Accabadora, di Michela Murgia, una giovane scrittrice sarda che già avevo visto per caso e apprezzato alle Invasioni Barbariche. Devo dire che mi sono avvicinata a questo libro con lo scetticismo che mi prende ogni volta che sto per leggere un libro di un autore nuovo: è accaduto spesso che scrittori emergenti acclamati dai lettori non incontrassero i miei gusti, e anche in questo caso, pur avendo apprezzato gli interventi televisivi della Murgia, temevo che come scrittrice mi deludesse.
Ma i miei dubbi sono stati subito fugati: il fatto che sia riuscita a finire questo libro in un paio di giorni, presa da una autentica smania di portarlo a termine, dice tutto.
Al di là della storia in sè (che affronta un tema antico ma evidentemente sempre attuale), la trama (che mi sembra efficace, anche se nella seconda parte ho notato dei tentennamenti) e l'ambientazione (la Sardegna rurale, con il suo fascino misterioso), quello che più mi ha colpito è il modo in cui la Murgia racconta la storia: il suo esprimersi attraverso un linguaggio completamente estraneo alla letteratura contemporanea, un linguaggio "ornato", ricco e suggestivo, dal sapore antico, in cui ogni parola è portatrice di senso e significato.
Dopo tanti libri così così, sono contenta di aver potuto leggere un libro dalla scrittura così poetica ed evocativa.
E' bello scoprire che esistono ancora libri capaci di riconciliare il lettore con la letteratura contemporanea.
Concordo! Anche a me è piaciuto molto per le tue stesse ragioni!
ReplyDeleteUn saluto.
Concordo , l'ho finito l'altroieri ... ho trovato lo stile maturo e ricco di metafore... il libro è molto bello ... un abbraccio
ReplyDeleteMe lo segno! grazie!!
ReplyDeleteCondivido in pieno, anche a me è piaciuto molto. Letto quasi per caso, non lo conoscevo, me lo sono ritrovata sulla scrivania in ufficio... era destino.
ReplyDeleteOgni tanto vengo a sbirciare nella tua libreria e attingo ;)