La storia è, come sempre nei libri di Jeffers, molto semplice: si parla di un bambino che mangia libri. Ne mangia talmente tanti da avere una indigestione, allora comincia ad usarli in modo più convenzionale, traendone giovamento fisico e grandi soddisfazioni intellettuali.
I disegni sono infantili, abbozzati, ricordano molto quelli dei bambini piccoli (i ragnetti, per intenderci) e proprio per questo sono dolcissimi e buffi.
Un libro che parla dell'amore per i libri non poteva non trovare posto nella mia libreria. Anche H. lo ha molto apprezzato, soprattutto per l'ironia che vi si trova. La cosa che le è piaciuta di più è il morso sulla copertina e l'avvertenza: Don't eat this at home!
Noi lo adoriamo! Pensa che lo avevo scoperto sul blog di una amica americana e anche se anche preferisco quando è possibile la versione originale tanta era la voglia di averlo che non potevo aspettare l'ordine su amazon. Ho chiamato quattro librerie a Firenze per chiedere se l'avevano e niente. Poi la quinta mi risponde "Si guardi ne abbiamo una copia in magazzino però ne manca un pezzettino l'avrà mangiata un topo!;-) Ero talmente presa che sul momento ci sono persino cascata! A mio figlio la cosa che manacava un pezzetto è piaciuta da un sacco!;-)Condivido naturalmente quello che dici su Jeffers penso a Lost and found, The Heart in the bottle ma anche gli altri sono bellissimi!
ReplyDeleteMi hai fatto venire voglia...Di assaggiarlo!
ReplyDeleteLo confesso è una vita che non leggo un libro tutto intero(.. immagino che le storie della buona notte e i Dylan Dog non facciano testo.. :)...)magari questa è la volta buona che ricomincio!!
ReplyDeleteBello, questo me lo segno per quando i figli dei miei amici saranno un po' cresciuti...
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