Il fatto è che sento (sentiamo) il bisogno di tempo, per riambientarci, riprendere i ritmi metropolitani oltre che prepararci e attrezzarci per la scuola il cui inizio è imminente. Questa lentezza nella ripresa è in realtà dovuta alla stanchezza -a livelli quasi patologici - che mi ha preso da qualche tempo a questa parte e che mi ha fatto prendere coscienza del fatto che - ahimè - sto invecchiando: cosa che noto soprattutto nell'affaticamento che mi da gestire la secondogenita che (esattamente come ha fatto la sorella maggiore a suo tempo, e fino all'età di tre anni e passa) mi sta dando del filo da torcere. Il fatto di esser più vecchia... ehem... matura di sei anni mi pesa non poco, e ancora più pesante e gravoso è il fatto che la new entry della nostra famiglia abbia un caratterino niente male. Ragion per cui, pur ritornata alla base, ho posticipato i contatti col mondo esterno nell'attesa che la piccola principessa-tiranna finalmente riambientàtasi a casa, mi dia un po' di tregua.
Forse non ho mai parlato a fondo su questi schermi delle spigolosità di carattere della piccola A.: in sintesi è quella che un anglosassone definirebbe "a pain in the neck" (o, volendo, anche più in basso): una specie di doctor Jeckill e Mr Hide che con gli estranei appare un angelo e con la famiglia tutt'altra cosa. A 10 mesi suonati ha ancora la capacità di trascorrere l'80% del tempo di veglia piangendo senza una ragione comprensibile, e di regalarci, al contempo, notti indimenticabili, dimostrandosi incapace di dormire per più di due ore di seguito (la prima notte trascorsa a casa, venerdì scorso, ha raggiunto il suo record personale svegliandosi ben 9 volte!). Che dire... sta consumando tutte le poche energie rimastemi.
"Eppure sembra così tranquilla", mi dice chi non ha l'occasione di trascorrere un'intera giornata con lei. Di solito rispondo che l'apparenza inganna evitando ulteriori commenti (sono stanca persino di lamentarmi).
Sia ben chiaro: io la adoro questa piccola tiranna, ma non per questo voglio ignorare il fatto che mi stia rendendo la vita pesante (che già senza il suo pianto in sottofondo è già difficile di suo - come da sempre sostiene il mio adorato consorte).
Sono stanca, che detto da una che ha fatto quasi tre mesi di vacanze (seppur inframmezzate da un pò di lavoro) è tutto dire. Intanto continuo a ripetermi quello che ormai è diventato il mio mantra ultimamente: migliorerà crescendo.
Chissà che a forza di ripeterlo non si verifichi davvero più presto di quanto pensi.
Ciao e bentornate!!! Io non ho parole di conforto o consigli da darti visto che pur non avendo secondogenite di sorta in ogni caso sto attraversando lo stesso periodo di stanca. Forse il fatto di auto-giustificarmi attribuendo il tutto alla tiroidite non mi aiuta certo a reagire, ma sono certa che possiamo farcela non so come,non so quando, insomma non so molto ma sono fiduciosa nel fatto che ne verremo a capo...prima o poi. Intanto buon rientro a scuola ad H. anche noi (A.) domani ritorneremo tra i banchi di scuola anche se in modo piuttosto soft: per due intere settimane l'orario sarà dalle 08.30 alle 12.30, e meno male perché col caldo che non da ancora tregua sarebbe un'impresa titanica trascorrere più tempo chiusi in aula. A presto e un abbraccio a tutta la famiglia.
ReplyDeleteMigliorerà, migliorerà... certo ora non ti invidio per niente: perdere il sonno per me sarebbe tragico! Tieni duro!
ReplyDeleteCome ti capisco. Ammetto che la mia dorme la tutta la notte da quando aveva 2 mesi e mezzo (mia suocera: non lo dire a nessuno che ti fanno il malocchio!) pero' poi recupera perche' di giorno non lo fa mai e pretende che stia tutto il tempo con lei! Tiranna, si, esattamente. E mi sento cosi' stanca che manco di far da mangiare per me mi va. Vado avanti a latte. Pero' la adoro. E vedi un po'. E' la mia piccoletta!
ReplyDeleteMIGLIORERA' CRESCENDO!!!
ReplyDeleteTe lo dico io che avevo la piccola "posseduta", non perchè non dormisse o meglio svegliarmi 3 volte a notte non era nulla in confronto alle grane che mi metteva di giorno per tutto:
- per stare sul seggiolino dell'auto
- per uscire di casa o rientrarci
- per salire o scendere dal passeggino.
E' stato un incubo fino circa ai 2 anni, poi magicamente ha imparato a parlare e io a capire il cavillo per cui non voleva fare le cose (che da buona testadura che è poteva essere il pezzettino di carta che aveva in mano che era caduto o che voleva le facessi chiudere da sola il finestrino!).
In bocca al lupo!