Thursday 20 October 2011

Maestra di stile

La incontriamo puntualmente ogni mattina, mentre, trafelate (perchè costantemente in ritardo), attraversiamo la piazza per raggiungere la scuola. Deve abitare in uno dei palazzi-alveare simili al nostro, che danno sulla piazza. Come tutti i possessori di cane, scende ogni mattina per fargli fare i bisogni prima di recarsi al lavoro.
Elegante, altera, impeccabile persino alle 8 del mattino, mentre io - al contrario - a quell'ora sono così sciatta da sembrare appena uscita dal letto (e in alcuni casi è effettivamente così).
E' la nostra maestra di stile, mia e di mia figlia. Il nostro fashion guru, la nostra inconsapevole icona di stile ed eleganza. Ormai quello con lei è un appuntamento fisso, giornaliero. Ogni volta che la incontriamo non manchiamo di notare quale outfit abbia scelto per la giornata e commentiamo le sue scelte. Io, in particolare, prendo mentalmente appunti, la ammiro e segretamente invidio per il suo essere sempre impeccabile, perchè - bisogna riconoscerlo e rendergliene merito - finora non ha mai sbagliato un colpo: che siano i pantaloni a sigaretta abbinati a impalpabili camicie di seta, o i rari abitini (la nostra icona predilige i pantaloni), i maglioncini dalla foggia classica ma non demodé, o i cardigan comodi e avvolgenti, è sempre accurata e fine. Praticamente perfetta nelle sue tinte sobrie e moderate e nel suo vestire semplice ma sempre elegante, bon-ton, a metà tra Audrey e Jackie. Una costante che H. non manca mai di notare sono le scarpe col tacco di almeno 10 cm, così chic che sembrano quasi stonare in quella piazza così  popolare e popolana, ma che su di lei sono quanto più appropriato possa esserci.
Non so cosa darei per riuscire a muovermi con la stessa disinvoltura e persino correre con leggiadria dietro al cane sui suoi fantastici trampoli, e portare qualsiasi abito come se stesse prendendo parte a una infinita sfilata di moda. Modello di grazia e stile difficile da emulare, soprattutto se consideriamo che neanche nei miei anni d'oro sono mai arrivata - come lei - a portare una 38 e (lasciando perdere la taglia) il mio portamento curvo, quasi scimmiesco, non farebbe onore agli abiti che indossa lei.
Lo chic è una dote innata.
Ragion per cui, ci limitiamo a guardare. E ammirare in silenzio.

4 comments:

  1. Qui ci vuole una tirata d'orecchie!! Chi non ti conosce potrebbe pensare che tutto quello che scrivi su di te sia vero:"il mio portamento curvo, quasi scimmiesco"?? Ma quando mai!!! Sarei curiosa di sapare se la Jackie Hepburn, oltre al cane, ha prole e se detta prole è sobria e compita come lei oppure ama fare (e sopratutto far fare le ore piccole) se deve fare l'acrobata tra l'essere mamma/moglie/lavoratrice/donna/casalinga/cuoca/ecc...ecc..ecc.. Sicuramente la signora avrà il suo "appeal" ma non sono d'accordo con nemmeno una delle cose che hai scritto su di te: tu sei una donna colta, raffinata e semplicemente fantastica, ti conosco da così tanto tempo che non temo smentite. Un abbraccio!!

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  2. Concordo con Lucia! :)
    Io penso che l'eleganza sia una dote che sta nei modi più che nell'abbigliamento ed io ti ho sempre visto come una ragazza "elegante"! :D
    A presto

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  3. Ok ok. Volevo essere autoironica, non denigratoria.
    Comunque grazie per i complimenti.

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  4. Anch'io ho pensato che tu non sia come ti descrivi (a giudicare dalle foto non mi sembra proprio), ma capita anche a me di osservare le donne ben curate. E' una lezione di stile che serve a pungolare un po' il nostro femminile, spesso relegato all'ultimo posto nella scala delle priorità. E così non dovrebbe essere, o no? Ciao!

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