Monday 6 August 2012

Piccoli piaceri estivi

La parte del mio cervello che regola il sonno non sembra fare differenze tra estate e inverno. Lo dimostra il fatto che pur essendo teoricamente in vacanza continuo a svegliarmi intorno alle sei, se non prima (il dramma è quando la mia sveglia interiore suona alle 4.30 e per quanto provi a riaddormentarmi non ci riesco).
Le sei, ho imparato, non è un orario malvagio, soprattutto se non hai fatto tardi la sera precedente. C'è un mondo, la mattina presto, totalmente differente da quello che si crea più tardi. A quell'ora non fa caldo. Dove abitano i miei, in collina, c'è un venticello leggero che solletica e rinfranca corpo e spirito, visibilmente provati dal caldo che si scatena nelle altre ore della giornata.
Mi piace uscire, a quell'ora, e godermi il silenzio, girare tra le aiuole del giardino dietro casa dei miei, dare acqua alle piante (non a tutte, 'chè il giardino è immenso e prende tempo), immergermi nel verde, raccogliere i frutti (pomodori, pere, fichi e qualche residuata fragolina). Solitamente i fichi non fanno in tempo a raggiungere casa, visto che amo mangiarli appena raccolti dall'albero, in un anticipo di colazione. Le fragoline invece le tengo da parte per le bambine, che le apprezzano anche se ormai sono davvero poche.
Dopo la mia passeggiata campagnola mi preparo la colazione: un tè in cui lascio in infusione un rametto di menta aromatizzata al bergamotto, appena raccolta nell'orto, e due fette biscottate con la marmellata fatta in casa da mia madre.
Assaporo con calma i miei piaceri estivi e così mi godo finchè posso il mio momento di tranquillità e solitudine prima che il mondo si risvegli.

2 comments:

  1. Perfetto. Mi hai fatto entrare nei tuoi mattini, è un post estremamente rilassante. Grazie. Goditi questo lusso, la solitudine del mattino è meravigliosa.

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  2. Che relax! Buone vacanze, e che siano "vere" stavolta!

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