Thursday, 20 October 2016

Letture

"E' un'errore che facciamo tutti, sempre, sputiamo sentenze sugli altri o sulle loro vicende personali avendo in mano niente, solo sentito dire, la nostra soggettività e vaghe idee sull'accaduto o sul perchè quel tale, amico conoscente o estraneo che sia cambia poco, si è comportato in un certo modo. I giudici, per condannare qualcuno, cercano indizi, raccolgono prove, ascoltano testimoni, hanno bisogno di tre gradi di giudizio, e noi, ogni giorno, solo perchè ci facciamo condizionare dalle apparenze, se non in qualche caso, addirittura dal nostro livore o dall'invidia, emettiamo condanne, certe volte a vita. Per la felicità degli altri è lo stesso, se c'è una cosa di cui mi sono reso conto con gli anni è che ogni vita, anche quella che ci sembra la più fortunata, ha il suo rovescio della medaglia, la sua pena. Una pena individuale, intima, certe volte, che magari per noi avrebbe lo stesso valore di un sonaglino perso a vent'anni. Ma quel che conta è come uno la vive, questa pena, non come la vivremmo noi al suo posto."
Da "L'Ultima Settimana di Settembre" di Lorenzo Licalzi

1 comment:

  1. ogni vita, anche quella che ci sembra la più fortunata, ha il suo rovescio della medaglia, la sua pena.... Ma quel che conta è come uno la vive, questa pena, non come la vivremmo noi al suo posto
    Sono d'accordo

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