Matrimoni in vista

Giugno e' sempre stato un mese di transizione: da una stagione all'altra, da un luogo all'altro (terminata la scuola, noi ci rifugiamo dai nonni), da uno stato d'animo all'altro (anche se si continua a lavorare, in fondo ci si sente gia' un po' in vacanza).
Quest'anno pero' Giugno ha una valenza in piu', e' il mese del matrimonio del mio fratellino (in riferimento all'eta') - fratellone (in rifermimento alla statura). Come e' normale, c'e' fermento in casa nostra, e siamo un po' tutti proiettati verso il "grande giorno".
Anche H. manifesta la sua eccitazione, raccontando a tutti quelli che fanno riferimento al matrimonio di zio Pippo, che lei fara' la damigella. Speriamo solo che non si faccia prendere dall'emozione e porti a termine il suo compito.
Qualche giorno fa, H. mi ha chiesto se le sue amichette sarebbero intervenute alla cerimonia. Alla mia risposta negativa, giustificata dal fatto che "il matrimonio e' di zio Pippo e Nene', quindi spetta a loro decidere chi invitare", H. fa il broncio e sbotta con un "ma anch'io posso invitare chi voglio, io sono la damigella!! O no?"
In fondo, se vogliamo, non ha poi tutti i torti. Almeno un privilegio lo vogliamo dare a queste povere demoiselles d'honneur? O vogliamo lasciar loro solo gli oneri?