Povera e bistrattata Primavera. Lei arriva e, nella maggior parte dei casi, o la scambiano per la stagione successiva, o per un ritorno d'autunno, oppure non se la filano proprio, tutti completamente proiettati verso l'estate, perche' quella si' che e' una stagione come si deve, ben definita, non ambigua: una stagione in cui ( in teoria) il caldo e' caldo, in cui le vacanze (sempre in teoria) sono belle, lunghe e ristoratrici, e il lavoro (almeno per un po' e solo per alcuni) e' un brutto ricordo.
E invece io che, come ho detto altrove, sono una che ama le mezze misure (e di conseguenza anche le mezze stagioni), oraziana fino al midollo, dico e ribadisco che la primavera e' una signora stagione, e guai a dimenticarcene. E anche se il meteo schizofrenico non ci aiuta a ricordare che non siamo ancora in estate, dobbiamo pur fare uno sforzo per riconoscere il valore di questa stagione per me particolarmente speciale anche perche' mi ha visto nascere.
Ed ecco, in questo ultimo scorcio di primavera, il resoconto di cosa ha rappresentato (e sta rappresentando ancora) per noi questa stagione speciale.
Scorpacciate di ciliegie (e fragole, of course!).
Passeggiate nel parco.
Le ciliegie sono la mia passione, per il mio compleanno che cade in questo mese "primaverile", mi preparo sempre una crostata con le ciliegie, poi mi piacciano sotto zucchero, ne mangerei quintali, ma sono molto caloriche, e vado pazza per il Ciliegino, un liquorino da dopo pasto, come il rosolio, una cosa da nonne insomma!!!
ReplyDeleteche intense quelle foglie !!! e chissá quante cose interessanti state cucinado in questi giorni con tua suocera e tua nuora, racconta appena puoi !!
ReplyDelete