Sunday 13 September 2009

E la chiamano estate

A parte la piccola parentesi viterbese, quest'estate non abbiamo visitato posti nuovi, nuovi Paesi, non abbiamo fatto nuove esperienze, non siamo stati impegnati in grandi o piccole avventure.
Le vacanze, le abbiamo trascorse dai miei. E' stata una scelta voluta, un po' per stare piu' vicini ai familiari, un po' perche' non amiamo il turismo estivo (troppo caldo e troppa ressa) e un po' perche', alla fine, la vacanza non deve necessariamente essere scoperta di qualcosa di nuovo, puo' anche essere riposo e conforto che deriva dal consueto, dalle cose conosciute.
Ma quest'anno, il rifugio nelle cose e nei luoghi noti e' stato particolarmente malinconico e alquanto deprimente. Soprattutto a causa della teoria di cattive notizie e situazioni non propriamente felici che l'hanno caratterizzata, non sono in grado di assegnarle il premio di "migliore estate della mia vita" (a dire il vero, non posso farla rientrare neanche nelle prime 10..)

Cosa salvo di questa estate (perche', iza Allah rad, alla fine qualcosa da salvare c'e' sempre):

Il mare. Il mare "vero", calabrese doc. Il mio mare, quello che frequento da quando sono nata, e che sostanzialmente non e' mai cambiato. Quello con la spiaggia di brecciolino, ciottolini, che non fanno male ai piedi e si staccano con facilita' senza restare appiccicati al corpo e al telo di spugna; il mare reso limpido dalle correnti dello stretto; il mare dal fondale pescosissimo, in discesa, che mi permette di nuotare senza il fastidio del "qui ancora si tocca"; il mare con la Sicilia di fronte, che in alcune giornate terse, senza foschia, ti sembra di poter raggiungere in un paio di bracciate.

La buona cucina. I sapori dell'orto dei miei, e dei loro generosi vicini. Il profumo di basilico, i pomodori onnipresenti, le fritture di alici, l'arancione acceso dei fiori di zucca, la festa di colori di peperoni melanzane e zucchine, il sapore dei fichi appena staccati dall'albero, le conserve che guardano ai mesi che verranno.

Le letture. Ho intensificato la mia abitudine a leggere appena sveglia e prima di dormire. Leggere e' terapeutico, fa ritrovare la pace in se' stessi, se la si e' perduta e conservarla, se ancora la si possiede. La lettura e' una delle piu' grandi consolazioni della nostra vita.

Il cucito. Dicono che quando ci si sente giu' non c'e' niente di meglio che impegnarsi nelle attivita' manuali. E' vero. Il cucito e' un'attivita' creativa bella e gratificante. Finalmente sono riuscita ad andare d'accordo con la macchina da cucire di mia madre, e, in questi mesi, ho creato di tutto: vestiti per H., borse, portaoggetti, tovaglie e tovagliette da tavola. Che soddisfazione.

L'estate di H. e' stata tutta gioia ed entusiasmo. La gioia e l'entusiasmo senza macchie e senza ombre, tipici della sua eta'.
H. ha frequentato gli stessi luoghi, le stesse persone, ma la sua estate e' stata diversa, piena di scoperte, progressi, nuovi traguardi. E' incredibile come nel giro di qualche mese si possa raggiungere tanti obbiettivi. H. e' cresciuta, e' maturata, trasformandosi in una quasi cinquenne assennata ma anche impulsiva, giocosa ma anche riflessiva, speciale ma anche profondamente, completamente normale.
Ecco un'altro ricordo positivo che voglio salvare in quest'estate un po' tapina, e' quello di mia figlia che cresce. Da crisalide a farfalla. Meraviglia delle meraviglie.

Come foglie

3 comments:

  1. Ciao,ti leggo da un po' ed ora ho aperto un mio blog,ti lascio il link se ti va di venire a vedere...www.ilcoltellodibanjas.blogspot.com
    Mi piace comunque il tuo sguardo pulito,che in mezzo alla tua estate riesce a cogliere così tante consolazioni!
    un abbraccio
    Daniela

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  2. Cara Laura... che dire... neanche la mia è stata proprio un'estate serena... però... come dici tu.. c'è sempre da salvare qualcosa... sempre!
    E poi lo sai che dice mia madre? Se ti danno dei limoni.. tu facci una limonata! e da quello che racconti penso che forse ne è uscita una abbastanza dolce anche per te...
    Bisogna essere ottimisti.. sempre... anche quando il cielo è grigio e promette pioggia.. il sole prima o poi arriva!
    :-)

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  3. E' vero, il passaggio dei cinque anni è proprio quello che ti fa vedere i bambini realmente grandi!!
    Anche la nostra non è stata un'estate delle migliori per noi grandi, ma le bimbe hanno avuto molto da divertirsi. I canoni di vacanza preferita cambiano di molto se a guardarla è un bambino o un adulto, e a volte guardare le cose con gli ochhi dei bambini aiuta! Saluti!

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