Tuesday, 9 March 2010

Del leggere ad alta voce

Ho sempre considerato quello della lettura un momento magico, un momento dedicato a me, all'astrazione, al distacco dal mondo reale per viaggiare in mondi diversi, altri. E' il momento in cui mi sembra di poter lasciare da parte le meschinità, i piccoli e grandi problemi quotidiani, per staccare la mente e proiettarla in un'altra realtà, non sempre più bella e attraente, ma pur sempre diversa dalla mia.
Ecco, come quando si dice: leggo un libro per staccare la spina. Io ho sempre fatto così. Non che la lettura mi abbia sempre aiutato in questo senso, a volte mi è capitato di leggere libri orrendi, che non mi hanno lasciato molto, se non il rimpianto di averli acquistati. E a volte mi è capitato di avere momenti di stanca, in cui trovavo insormontabile anche solo sfogliare un nuovo libro (specie dopo esami particolarmente pesanti, o subito dopo aver messo al mondo mia figlia - l'esatto contrario di ciò che avevo fatto in gravidanza, quando, invece, di libri ne leggevo a iosa). Ma i periodi senza libri nella mia vita non sono mai stati molto lunghi.

La lettura personale, è sempre stata una lettura silenziosa, salvo poi rileggere ad alta voce dei brani di libri che più mi avevano affascinata. La lettura-racconto è iniziata quando mia figlia ha compiuto 3 anni. Non che non le leggessi mai nulla, prima. Anzi. Ma la lettura ad alta voce, quella che precedeva e precede il sonno, non era ancora un rituale. Quando lo è diventato mi si è aperto un mondo.

Non sono una persona costante, ho sempre fatto fatica a stabilire una routine, pur avendo sempre letto un'ampia letteratura sull'importanza dello stabilire certi riti già dalla prima infanzia, di quanto questo sia rassicurante per i bambini: l'ora della pappa, l'ora del sonno, quella dei giochi... Ci ho provato, ma poi i buoni propositi sono andati alla deriva. Ma questo rituale l'ho mantenuto, almeno in una cosa ho manifestato una certa costanza, e lo dico con un certo orgoglio, perchè si tratta di una cosa che fa piacere a me quanto a mia figlia. Leggere una storia prima di addormentarsi è un atto di condivisione: dà ad entrambe la possibilità di sfogliare libri vecchi e nuovi, di scoprire o riscoprire storie e avventure, mondi paralleli che aprono la mente, e soprattutto di provare le stesse emozioni e sensazioni, condividere gli stessi buoni sentimenti, e, insieme: indignarci di fronte ai soprusi, sposare le stesse cause, inorridire di fronte al male.
Interpretare ciò che leggevo, poi, mi ha dato la possibilità di trasformarmi in attrice, dando fondo a doti drammaturgiche che pensavo di non possedere. Sdraiata sul letto accanto a mia figlia, con il libro ben aperto per permetterle di vedere le figure, costruisco la mia scena personale, il mio palco virtuale su cui interpreto ogni sera personaggi diversi.
In "Leggere forte" Tognolini parla di un "minuscolo teatro, con un solo spettatore, ma straodinariamente bendisposto. Un piccolo spazio scenico protetto che il libro concede, a uomini e donne che magari non avranno altra occasione per far vivere l'attore che dorme in tutti noi". Io mi sono ritrovata in pieno in questa descrizione, così come ho annuito freneticamente quando nello stesso libro si parla dell'incanto che dà la lettura, e del fatto che "le vite di tutti noi, e quelle dei bambini soprattutto, sono troppo povere di bellezza e troppo ricche di cose che si possono contare", mentre è proprio "nell'indefinito, nella meraviglia e nell'incontro con la bellezza" che si può "trovare spunto per invitare a un viaggio senza fine dentro la conoscenza, dentro la gioia dell'apprendere".

E ad apprendere, immergendosi nell'incanto e nella bellezza non sono solo i bambini, ma anche i genitori-narratori. Non sarò mai troppo grata a mia figlia di avermi dato la possibilità di aver scoperto (o in alcuni casi ri-scoperto) storie meravigliose come Pinocchio, Pippi Calzelunghe, Matilde, Mirabell (solo per citarne alcune).
Penso che la cosa che più mi mancherà quando H. sarà cresciuta, sarà proprio il nostro piccolo rituale meraviglioso della lettura serale ad alta voce.

Capitano, io salpo con te
e ti seguo per mari e per monti
Capitano m'imbarco con te
verso il farsi dei rossi tramonti.
Capitano, io parto ad un patto:
che ogni giorno sul far della sera
tu ti sieda accanto al mio letto
non importa se in bonaccia o in bufera.
Tu ti sieda e mi tenga la mano
e poi canti con la tua voce
la tua voce da Capitano
il terribile uragano sul guscio di una noce
lo spaventoso assalto di quindici pirati
le novecento specie di pesci
e i porti dove li hai pescati
gli occhi dolci e tondi degli Octopus
gli enormi abissi scuri dei Nautilus
le sirene irraggiungibili
e le alghe commestibili
il suono d'onda che riempie le conchiglie
le isole che offrono tesori e meraviglie
i mille mari che hai viaggiato
i molti fari che hai vegliato
fino alle imprese che coprono di gloria
i marinai con troppa memoria.
Capitano, io parto ad un patto:
che ogni sera accanto al mio letto
dopo un giorno di sconfitte o vittorie
tu mi sommerga
nel mare delle storie.
Chiara Carminati, Il mare in una rima - ed. Mondadori 2000 (libro ahimè, non disponibile in libreria, perchè fuori catalogo, ma presente in alcune biblioteche)

Il libro "Leggimi forte" , di Rita Valentino Merletti e Bruno Tognolino invece si trova facilmente in libreria. E' pieno di spunti di lettura e riflessioni: è il vademecum del moderno cantastorie.

5 comments:

  1. Meraviglioso post... ;-D

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  2. Io adoro leggere ad alta voce per Matilde, ma anche per me. Mi sembra di entrare meglio nel racconto, non voglio saltare nemmeno una parola.
    E cosa più importante mia figlia me lo chiede, mi dice che le piace la mia voce e si diverte quando cambio timbro in base ai personaggi.
    Grazie per questo post e per l'indicazione del libro "Leggimi forte". Sarà uno dei miei prossimi acquisti.

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  3. Questa poesia mi piace molto, dà veramente l'idea dell'avventura nascosta dietro ogni libro!dentro ogni storia!

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  4. che meraviglia di post..ti scopro oggi e da oggi ti seguirò sempre
    ciao
    Antonella

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  5. Laura, questo post è bellissimo!!! anch'io leggendo a Sofia ho scoperto l'attrice sconosciuta che è in me! noi stiamo ancora leggendo storie semplici e a forza di ripetergliele ora molte di queste Sofia le sa a memoria e spesso alla sera le racconta lei a me, e non salta una parola!! i bimbi sono davvero incredibili!
    baci Smile

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