Girl power

Dovrebbe essere femmina. Uso il condizionale, poichè mi sono state riferiti un paio di racconti di errori abbastanza recenti di identificazione del sesso del nascituro. Quindi, onde evitare shock dell'ultima ora, è bene mantenere una certa tommasiana incertezza: se non vedo non credo.

Ad ogni modo, se non dovesse verificarsi un colpo di scena finale, dovrebbe chiamarsi così, come è stato deciso praticamente dal momento in cui ci siamo sposati: la scelta dei nomi femminili spettava all'adorato consorte, che avendo un debole per la linea femminile del suo albero genealogico ha scelto il nome della propria nonna materna -Hélène - per la primogenita (nome che è stato rimaneggiato per adattarlo a una grafia poco avvezza ad accenti acuti e gravi) e il nome della propria bisnonna (in vita e in ottima forma) per una eventuale secondogenita. Io avevo timidamente proposto in alternativa il nome Dafne (che è tra l'altro il corrispettivo greco del mio) ma mi è stato bocciato immediatamente, viste la pericolosa assonanza che ha con le parole libanesi che traducono "il mio funerale".
La scelta dei nomi maschili spetterebbe a me. Ma ancora non c'è stato bisogno di utilizzare la mia "rosa" di nomi (con in pole position Lorenzo)..
Ovviamente -ribadisco - fino a prova contraria.