Wednesday 30 November 2011

Cambio stagione

Certo potrà sembrare strano che alla fine di Novembre io stia ancora a parlare di cambio stagione.
La stagione è iniziata già da un pezzo, il generale inverno ha già fatto la sua comparsa (se non astronomicamente, almeno meteorologicamente), e, anche se spesso il meteo da spazio a giornate miti, di certo la mitezza del clima non è tale da giustificare un ritorno alle mezze maniche.
Ma per me quello del cambio stagione è un argomento sempre attuale, un evergreen. Per quanto mi riguarda è qualcosa a metà tra un'impresa titanica e un lavoro di Sisifo, giusto per voler rimanere in ambito mitologico. Inizia ben prima del effettivo passaggio temporale da una stagione all'altra e dura per mesi, tanto che solitamente non è ancora terminato quando arriva l'altra stagione. E' un continuo work in progress, spesso alquanto inutile, visto che lo spostamento da soppalco a armadio e cassettiere non è ancora concluso che già bisogna tornare a rispostare tutto. E mi porta ad avere la camera da letto in un continuo stato di confusione, con pile di abiti in attesa di essere collocati. Tra l'altro è un lavoro che peggiora di anno in anno vista la mia reticenza a liberarmi della roba in eccesso: la mia attività di decluttering, frutto di quelli che chiamo i miei "raptus elimina-inutilia" non è sufficiente a creare spazio, anche perchè la quantità di vestiti e soprattutto scarpe è puntualmente rimpiazzata in periodo di saldi (in cui i miei freni inibitori in materia d'acquisto cadono di fronte a un 50% di sconto - senza parlare poi del 70%). Penso che se vivessi in un luogo in cui tutto costa tanto e non è mai soggetto a ribasso di sorta, non comprerei mai nulla, visto che il mio essere notoriamente "oculata nelle spese" mi impedirebbe di acquistare anche le cose di cui ho effettivamente bisogno. Ma essendo una frequentatrice di mercati e negozi a buon prezzo e qualità accettabile, compro, e così facendo vanifico i miei buoni propositi di "limitarmi all'essenziale".
Per quanto - diciamolo - qualche eccesso nella vita non guasta (per nulla al mondo rinuncierei a libri e scarpe, gli oggetti di cui sono quasi feticista), ma a volte limitarsi è d'obbligo, specie quando non ci sono le condizioni per perpetuare negli eccessi.
Perchè il problema, anzi il Problema, è lo spazio, o meglio: l'assenza di spazio. Il nostro appartamento ci consente l'utilizzo di un unico armadio a tre ante per 4 persone, quindi ecco perchè ad ogni cambio stagione mi tocca la transumanza da soppalco a armadio e viceversa.
Per fortuna ci viene in aiuto il fatto che non ci siano più le mezze stagioni. Come si è notato si è passati direttamente da estate a inverno (pur con qualche brevissima escursione nella stagione opposta a quella in cui siamo), così il cambio stagione è ridotto sostanzialmente a due soli passaggi.
Potrei anche tranquillamente eliminare la roba di mezzo tempo, viste le circostanze.
E io che non avevo mai considerato i vantaggi dei cambiamenti climatici!

2 comments:

  1. sai che sto facendo le valigie stasera, per partire a ricominciare a lavorare, e sto apprezzando i vantaggi dei sacchetti salvaspazio ? quelli che li aspiri con l'aspirapolvere. Li riempio, poi tiro via l'aria, e nelle valigie ho da spostare solo grandi rettangoli !! Tu li usi ? poi hai ragione, ai libri pure io non so rinunciare, neppure a trasportarli in viaggio, mi sembrano tutti così interessanti e poi mi sembra che mi annoierei terribilmente senza libri nuovi da leggere sottomano.... sul cambio stagione, io sono peggio di te, tengo mescolata estate e inverno, dividendo in pile i vestiti secondo la lunghezza della maniche, pantaloni o gonne....

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  2. Sai che avrei potuto scriverlo io questo post? E non sono nemmeno giustificata dagli acquisti a saldo, perché da qualche anno compro poco o niente; semplicemente non riesco ad eliminare nulla e quando ci riesco mi sembra sempre che sia una goccia nell'oceano! Non parliamo dei libri: non riesco proprio a disfarmene e quelli, sì, continuo a comprarli. Aiuto!

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