Per fare un fiore ci vuole un seme

Per fare un fiore ci vuole un seme, o, nel nostro caso, un bulbo.
Non contento di averci riempiti di bulbi di tulipano (souvenir del suo viaggio ad Amsterdam del mese di febbraio), il mio adorato consorte, posseduto dal mantra "tanto è in offerta", ha acquistato il mese scorso qualcosa come sei pacchi giganti di bulbi di varie specie floreali, neanche avessimo ettari di giardino per piantarli. Molti dei suddetti bulbi hanno preso la via del sud che più sud non si può, dove mia madre-pollice-verde ha un giardino degno di questo nome e li ha già collocati senza problemi. Altri hanno trovato posto nella nostra casetta romana, con evidente difficoltà (derivante dal fatto che noi non possediamo un giardino bensì un minuscolo balcone reso ancora più minuscolo dalla funzione di "ripostiglio" che gli ho attribuito, visto che non avendo cantina, metto lì tutto il ciarpame che non voglio tenere dentro casa).
Qualcosa è già germogliato, e mi riprometto di fotografarlo quando (si spera) fiorirà in tutto il suo splendore. Ma ci tengo a pubblicare anche le foto della messa a dimora dei bulbi, realizzata da H. nonostante un forte elemento disturbatore (la sorella A.).
E speriamo che abbia preso dalla nonna e non dalla mamma (dotata, ahimè di pollice marrone).