Wednesday 15 August 2012

Ferragosto (moglie mia ti riconosco)

E così ce l'abbiamo fatta. Dopo settimane di separazione io e il mio adorato consorte siamo riusciti a rivederci per trascorrere insieme il ferragosto (e i giorni che gli stanno intorno).
Il ferragosto romano si è presentato come sempre particolarmante caldo e sonnolento.
Ho potuto effettivamente constatare che per strada circola un po' più gente di quanta ne circolasse in passato in un giorno come questo, solitamente votato alla gita fuori porta possibilmente al mare. C'è persino qualche sparuto negozio aperto. Tuttavia, la maggior parte della gente per strada sono - in centro - turisti masochisti, che noncuranti dei 40° all'ombra vanno in giro per le vie della capitale persino nelle ore più assolate oppure - nel nostro quartiere - anziani e badanti che escono per la passeggiata quotidiana.
Io e il mio consorte, avendo lasciato la prole dai nonni, ci siamo dedicati a un giro del centro in motorino, che, nonostante i sanpietrini, è il mezzo di trasporto ideale per una giornata a traffico ridotto come questa. Il fatto di vedere così poche macchine e folle ridotte per strada rende la città ancora più piacevole e permette di notare particolari e scorci che di solito, in mezzo al chaos, passano inosservati.
Alla fine, questi giorni - oltre che al sightseeing, alle faccende domestiche e al bivaccamento sul divano di casa (stranamente silenziosa per l'assenza delle bimbe e dei litigiosi vicini di casa) - li abbiamo dedicati al mangiare fuori. Ieri sera siamo stati invitati fuori da alcuni amici e per la prima volta ho cenato in un ristorante del ghetto: esperienza da ripetere assolutamente, visto che si è mangiato divinamente. Oggi invece, dopo il nostro tour del centro in stile "Vacanze Romane", abbiamo pranzato "all'americana": steak per l'adorato consorte e chicken Caesar's salad e baked potato per me. Pranzo all'altezza della nostra fame.
La serata invece è stata dedicata alla preparazione del microbagaglio che ci accompagnerà nel viaggetto qui.


Viszlát!

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