Piccole parentesi di bellezza

Vivo in un quartiere popolare e superpopolato. Uno di quei quartieri che pur non essendo al centro è "ben servito": la metropolitana a un passo la via dei negozi più frequentata della città, centri commerciali molto vicini, supermercati di ogni tipo e fascia di prezzo, mercati, scuole, farmacie, forze dell'ordine, parchi non lontani. Molto funzionale, non c'è dubbio, ma non bello. Il fatto che sia molto popolato, e che la popolazione che lo abita abbia scarso senso civico, lo rende anche molto sporco. Cumuli di rifiuti, cacche di cane in ogni marciapiede, e odori.. Ci sono momenti in cui è difficile trovare la bellezza intorno a me.
Ma come diceva De Andrè, dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori. Frase che potrebbe essere letta anche come: anche la spazzatura sa regalare degli sprazzi di bellezza.
Tutto ciò per dire che qualche tempo fa, camminando con le mie bambine sotto i portici vicino a casa, in mezzo alle cartacce spazzate dal vento (che ricordo, in quei giorni era stranamente freddo e potente, una specie di bora dislocata nella capitale) la mia attenzione è attratta da un cartoncino dalle dimensioni di una cartolina, scritto con una scrittura minuta e ordinata, "antica", direi. Leggo la data: 1978, e l'intestazione, Cara Laura...
Nel 1978 c'ero, ma non vivevo a Roma e non ho mai posseduto un gatto. Ma che meraviglia leggere un biglietto tenero e delicato rivolto a una mia omonima e fatto arrivare ai miei piedi direttamente dal passato... Una piccola parentesi di bellezza.