Thursday 2 September 2010

Ci risiamo

Pur con qualche piccola variante il copione delle mie vacanze è rimasto uguale a quello dell'anno passato. Preparo la mia lista di cose da fare quando arriverà la "stagione spensierata": tanto cucito creativo, tante belle letture, giochi con mia figlia, gite in luoghi poco conosciuti, tanta socializzazione (cene con gli amici, contatti per andare al mare insieme, trascorrere tempo a rinsaldare vecchi legami..). Eppure quando le vacanze sono agli sgoccioli mi rendo conto di aver fatto ben poco di quanto avevo programmato: la macchina da cucire rimane quasi sempre inattiva, i libri stazionano sul comodino per settimane, le gite e le escursioni sono spesso impedite da imprevisti reali o presunti, prendere il telefono per chiamare qualcuno sembra un gesto di una difficoltà estrema.
Di questo do la colpa al caldo che sfianca, all'immancabile conseguente apatia, al pancione che ingombra e a volte impedisce di svolgere le più semplici azioni, ma il principale colpevole di questa totale inattività è la mancanza di volontà e il fatto che, inspiegabilmente, l'estate è il periodo in cui la mia tendenza alla pigrizia e la misantropia è più accentuata del solito. Qualcosa riesco pure a farla: vado al mare, dopo infiniti rimandamenti arrivo a chiamare qualcuno, realizzo qualcosa, ma poco davvero poco rispetto a quanto vorrei, rispetto all'immagine dell'estate spensierata, brulicante di impegni e attività, di cose da fare e vedere, di vita vissuta. Per la maggior parte del tempo sembra che il caldo ottunda a tal punto le mie facoltà mentali da trasformarmi in una specie di couch potato che guarda troppa tv e passa i pomeriggi dal divano alla sdraio, ripetendosi il mantra facaldo ad libitum.

Va da sè che arrivata a Settembre, quando puntuale risuona negli orecchi di tutti il tormentone del cambio stagione ("L'estate sta finendo" dei Righeira), comincio il mio elenco dei "avrei potuto ma..".

Per fortuna subito dopo arriva la fase di riconciliazione con me stessa, in cui mi rendo conto che non è andata come immaginavo, ma che in fondo è andata come doveva andare. Che i livelli di abbronzatura cui sono arrivata quest'anno non sono mai stati raggiunti negli anni passati, che le ore giornaliere impiegate nel nuoto (la ragione principale del mio frequentare la spiaggia) sono state più che sufficienti, che, grazie a mia madre, ho mangiato bene (anche se troppo abbondantemente, a giudicare dalle mie forme attuali), che ho trascorso molto tempo in famiglia (in un periodo in cui, per varie ragioni, era bene che fossi lì), ho cercato di riposarmi in vista dell'autunno che si prevede molto impegnativo.

Vorrà dire che l'attività, la creatività, le gite e la socializzazione le lasceremo per il futuro, che comunque, per ovvie ragioni è meglio non prevedere, e que sera sera.

2 comments:

  1. Per quanto mi riguarda, quest'estate é passata troppo in fretta. Ha iniziato in ritardo per via degli esami di John, poi ci é voluto un po' di tempo per capire che davvero ce l'avevamo fatta e potevamo goderci il tempo libero. Poi, come dici tu, il grande caldo ci ha bloccati per molte attivitá che avevamo in programma. E poi, accidenti, il mio problema con quel maledetto dente che mi ha fregato per almeno tre settimane fra dolori, dentista e medicine. E, opplá, adesso sta giá iniziando l'autunno... Oggi ho pensato che davvero certe magliette e vestiti sono da mettere via perché quelle temperature non torneranno piú di sicuro. Uff...
    Come dici tu, pazienza, la creativitá e altre idee non "scadono", tante cose si possono fare anche adesso...
    Buon settembre a te/voi, intanto!!

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  2. è vero, il caldo fa scendere la pressione e stecchisce, ma sai cosa mi piacerebbe in Italia ? che le città non si svuotassero per l'estate, va bene, fa caldo ma ci sono paesi dove fa ancora più caldo e la gente ci lavora, insomma, mi piacerebbe che le vacanze si possano prendere random, perchè mi viene una tristezza a vedere le città deserte, tutti gli amici via e tutto che si interrompe, tutto nello stesso momento. E' bello che voi facciate tanti fine settimana esplorativi, quindi un pò di riposo in uno stesso posto, non è male, no ?

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