Wednesday 17 April 2013

Iùto io

Può capitare - quando si maneggia maldestramente i coltelli affilati e invece di pensare a quello che si sta tagliando ci si perde nel mondo dei sogni - di tagliarsi un dito così in profondità da perdere da perdere una quantità di sangue inaudita.
A me è successo qualche giorno fa mentre tagliavo le fragole con un coltello che Jack lo squartatore avrebbe trovato inquietante. Pochi secondi dopo l'incidente mentre mi stavo trattenendo a stento di imprecare in tutte le lingue che conosco, la piccola A., pronuncia la classica frase che dice ogni volta che mi vede impegnata in qualcosa, possibilmente in cucina, e possibilmente quando sono in ritardo sulla mia tabella di marcia culinaria e necessito di fare le cose in fretta e soprattutto da sola: "mamma, iùto io".
"No, tesoro, grazie infinite per l'offerta di aiuto, ma mi sono appena tagliata un dito e non è il caso che lo faccia anche tu".
"Mamma, iùto io".
"A., ti ho spiegato che la mamma si è fatta male, vedi il dito? Non mi puoi aiutare."
"Iùto io", e si precipita in soggiorno mentre io metto il dito sotto l'acqua inondando il lavello di sangue (ma quanti decilitri di sangue attraversano le nostre estremità???)
Arriva lei armata di valigetta di pronto soccorso e si siede sul pavimento della cucina preparandosi ad operare.
Pur col dito gocciolante ho dovuto correre a prendere la reflex e fotografarla!








3 comments:

  1. Che intervento tempestivo! Favolosa la nostra piccola dottoressa! Vi abbraccio,
    Nenè

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  2. noooooooo ma che grandiosa tua figlia..... :) me la sarei mangiata di baci.... ps: se non si è impressionata per il sangue è pronta per il lavoro da dottoressa da grande

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